Genova. Agg. h. 19.20. Un mazzo di fiori al molo Giano per ricordare le vittime, mentre nello stesso momento terminava la cerimonia funebre nella cattedrale di San Lorenzo. Lo ha depositato un carabiniere, che svolge servizio d’ordine in porto. In modo non concordato, anche le sirene di tutte le navi del porto sono tornate a suonare tre volte, per il saluto definitivo.
Tutte le sirene del porto di Genova hanno suonato alle 18, in contemporanea con l’inizio della cerimonia funebre in cattedrale, per ricordare le otto vittime della tragedia del porto. Anche le campane delle chiese sono stare fatte suonare. Una pioggia di status anche su Facebook a testimoniare “l’addio” e l’omaggio alle 9 vittime di Molo Giano.
“Le sirene che stridono all’unisono e assordano una Superba inerme. L’organo che diffonde la straziante melodia. Un vile destino che puntuale ha fatto il suo corso…”, scrive Marco poco dopo le 18. Patrizia: “Che impressione sentire le navi che omaggiano quei poveretti”.
“Le sirene in porto mi hanno fatto venire un magone..Mamma mia!”, fa eco Marina, che aggiunge: “Brividi”.
“Le sirene sono qualcosa che mette i brividi…sembrano sancire un legame talmente tanto forte tra Genova e i Genovesi che ti si inumidiscono gli occhi al solo pensiero…”, scrive ancora Antonella.
Mentre il porto si ferma, dalle 17 alle 21, per ricordare le vittime, non si sono fermate le ricerche dell’ultimo disperso, il sergente della Guardia costiera Gianni Jacoviello, 33 anni, della Spezia.
“Ci siamo fermati – ha spiegato un sommozzatore della Guardia costiera – solo per far sedimentare il fango sollevato
durante le operazioni. Il gesto piu’ bello che possiamo fare per onorare le vittime ed esprimere solidarieta’ ai loro famigliari è quello di proseguire le ricerche di Gianni”.