Cronaca

Tragedia di Genova, dolore e commozione a Molo Giano: recuperato il corpo di Gianni Jacoviello

Genova. Dopo ore di operazione difficili e delicate a cura dei palombari e dei sommozzatori il corpo di Gianni Jacoviello, localizzato a circa 8 metri di profondità è stato definitivamente recuperato. Lo ha reso noto, prima della comunicazione ufficiale dell’ammiraglio Melone, il presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo. Il corpo riportato in superficie, è stato poi portato via dalla polizia mortuaria. Sarà restituito alla famiglia senza autopsia.

“Hanno fatto un lavoro stroardinario, continuo incessante, in condizioni difficili e complicate – ha detto Merlo commosso – l’obiettivo era recuperare il corpo dell’ultima vittima, finalmente abbiamo potuto restituirlo ai suoi cari. E’ il momento del ringraziamento e della preghiera – ha detto ancora Merlo – sarà un cerchio ancora lungo e complicato da chiudere, per tutti quelli che hanno sofferto. Da questo momento continueremo nel recupero delle macerie, contiano di rimuoverle entro la settimana prossima”.

“La ricerca dell’ultima vittima, Gianni, non è mai stata mollata, neppure per un secondo”. L’ammiraglio Vincenzo Melone, chiamato a sostituire Felice Angrisano proprio nel giorno della tragedia, lo ha ripetuto anche oggi, insieme ai ringraziamenti sentiti. “Il ritrovamento è stato effettuato dai palombari della Marina – ha spiegato Melone – ma hanno collaborato tutti i vigili del fuoco, la guardia costiera, la polizia, i carabinieri. Mi sento di dover ringraziare tutti, anche a nome della famiglia, gli operatori, l’Autorità Portuale,nperché tutti i giorni mai è stata mollata la ricerca dell’ultima vittima, Gianni. E’ stato un lavoro di team, coordinato, abbiamo impiegato forse qualche momento di più ma lo abbiamo fatto per non straziare il corpo di Gianni. Grazie a tutti”.

Il corpo del sergente Jacoviello è stato restituito ai familiari, giunti a Molo Giano dopo le 18.30, dopo essere stati informati della localizzazione del corpo avvenuta oggi pomeriggio.

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