Genova. Verità in tempi rapidi. Il cardinale Angelo Bagnasco fa suo l’appello rivolto dal Presidente Napolitano alla magistratura perché si possano accertare velocemente le cause della
tragedia del porto di Genova.
“Mi associo a questo auspicio, che tutti desideriamo – ha detto il cardinale – perché fare massima verità sulle cause di questa tragedia significa prevenire”.
Con il ritrovamento della salma del sergente della Capitaneria di Porto Gianni Jacoviello, intanto, “si conclude, se così si può dire, questa tragedia con il recupero della salma – ha continuato Bagnasco – che comunque è stata già fortemente presente al funerale in cattedrale. Rinnoviamo tutti la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e in modo particolare a questa famiglia che attendeva con tanto spasimo, ma anche con tanta fiducia, il recupero del corpo del loro caro”.
Il cardinale non è ancora riuscito a parlare con i familiari di Jacoviello dopo il recupero della salma: “avevo parlato in precedenza e durante il funerale trovando, come sempre, delle persone meravigliose. Come ho detto durante l’omelia – ha concluso – spero che questa tragedia non si ripeta mai più, da nessuna parte, e che sia l’occasione perché la città stessa cresca nella bontà e nella capacità
di crescere nel tessuto umano, cristiano, collaborativo perché Genova ha bisogno di ritrovare il volto più bello di se stessa”.