Tagli alla sanità, botta e risposta in Regione: la minoranza chiede un consiglio straordinario

ist san martino
Foto d'archivio

Liguria. Dopo una commissione infuocata, in consiglio regionale si continua a discutere sui tagli alla sanità. “L’assessore Montaldo e l’amministrazione non sanno dove portare questa sanità. Per quanto riguarda l’accoparmento San Martino e Ist, ad esempio, non si riesce a capire come verrà costituito realmente – esordisce Matteo Rosso, Pdl – abbiamo fatto scappare da questa Regione il professore Puppo, con conseguente fuga di pazienti, e ora dicono di voler aprire una nuova urologia. Decidono di tagliare una delle medicine di urgenza del pronto soccorso del San Martino, ma lo sanno che tutti i giorni i pazienti attendono ore. A nome di tutta l’opposizione chiederò un consiglio straordinario sulla sanità perché bisogna sapere dove andremo a finire”.

Recente è anche l’attacco arrivato anche dall’Università, ovvero dal rettore Giacomo Deferrari proprio sui tagli alla sanità. “Bisogna avere le idee chiare, l’assessore non può prendere tempo – conclude Rosso – abbiamo bisogno di servizi idonei, anche domiciliari e la situazione è drammatica”.

Subito la replica dell’assessore Claudio Montaldo. “Non so quali dati interessino a Rosso e all’opposizione, ma sono tutti pubblici e perfetti, quindi li daremo. Abbiamo chiuso il 2012 con 35 milioni e 700 mila euro di disavanzo, adesso stiamo lavorando sul 2013 e abbiamo già un trend che ci porterà a risparmiare a fine anno altri 30 milioni – spiega – I milioni si stanno risparmiando sul funzionamento e agendo in modo particolare cercando di mantenere il più possibile inalterati i servizi sanitari, anche se in qualche caso è necessaria una riorganizzazione”.

L’assessore dopo aver dichiarato che si sta lavorando soprattutto sul San Martino, ha commentato brevemente l’attacco del rettore. “Il rettore deve rendersi conto che ci sono norme che valgono per tutti e che la programmazione la fa la regione, che finanzia anche l’attività assistenziale universitaria – conclude – dove ci sono cose che non vanno bene bisogna dirlo”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.