Liguria. Durc pomo della discordia in Consiglio Regionale. Il documento unico di regolarità contributiva che gli ambulanti erano obbligati a presentare fino ad oggi per ottenere dal Comuni l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico. crea frizioni nella maggioranza, con l’opposizione che attacca a testa bassa.
Alcune settimane fa, a fronte di una perdurante crisi economica, la Giunta aveva deciso una moratoria di due anni e la discussione urgente in aula. Il consigliere Armando Ezio Capurro si era però astenuto, manifestando anche oggi perplessità sul provvedimento.
“La maggioranza scricchiola – ha subito attaccato Raffaella Della Bianca (Gruppo Misto) – è un dato di fatto. Lo vediamo su questo provvedimento, ma anche su tutti gli altri. Dalla legge sul bacino unico di trasporto alle questioni riguardanti la sanità. I problemi della maggioranza sono ormai alla luce del sole”.
“Con questo provvedimento – ha fatto eco il capogruppo Pdl Marco Melgrati – la maggioranza si è spaccata. Anche oggi, per l’ennesima volta, si è di nuovo rivelato questo fatto. Dobbiamo rilevare che con Capurro la maggioranza è sempre spaccata”.
Tesi rifiutata dal capogruppo Pd Nino Miceli: “Non vedo come si possa aver scricchiolato. Ho personalmente proposto – ha detto – che il provvedimento venisse portato con urgenza in aula e abbiamo votato a favore dell’urgenza. Il collega Capurro si è astenuto, ma c’è stato un voto unanime in consiglio. Non ho capito dov’è la crepa”.
Rimangono tuttavia alcune distanze di posizione sull’argomento: “Capurro sostiene che si creerebbe una penalizzazione nei confronti di quegli ambulanti che hanno perso la concessione in passato. Penso personalmente che non possa valere il principio del mal comune mezzo gaudio. Questa è una categoria che, in seguito alla semplice sospensione temporanea, rischia di perdere la concessione e quindi il lavoro. Di fronte ad una crisi grave come questa, concedere una sospensione temporanea che consenta di recuperare questi contributi in futuro mi sembra un provvedimento giusto”.