Tigullio. Bogliasco, Chiavari, Cogorno, Lavagna. E poi ancora Portofino, Rapallo, Santa Margherita Ligure e, ultima arrivata, Zoagli. Sono questi i Comuni della provincia di Genova che hanno messo a disposizione dei loro cittadini i moduli firme per la legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero-Zero Waste”.
Si tratta di un’iniziativa diffusa su tutto il territorio nazionale, grazie ad un comitato promotore composto da circa centocinquanta organizzazioni in diciotto regioni diverse.
Il tutto perché, spiegano i promotori, “per raggiungere l’obiettivo Rifiuti Zero al 2020 occorre cambiare profondamente la Legge Nazionale in vigore per la gestione dei rifiuti, sulla base delle indicazioni votate nella recente Risoluzione del Parlamento Europeo di maggio 2012 che prevede la chiusura di inceneritori e discariche in Europa entro il 2020”.
Un obiettivo importante e ambizioso, da costruire “prevenzione e riduzione, riutilizzo e riuso, la raccolta differenziata “porta a porta”, il riciclo ed il recupero dei materiali inorganici ed organici per produrre materia prima secondaria per l’industria, compost per l’agricoltura e biometano per ridurre l’importazione di quello fossile”.