Più voli e una bella vetrina: Dalla Cina all’Europa, Genova punta sul turismo internazionale

Aeroporto Colombo

Genova. Tre asset per promuovere l’aeroporto e il turismo di Genova: coccolare il mercato nazionale, nonostante l’endemica crisi, ma soprattutto puntare il “il grosso dell’attenzione sul mercato europeo ed extraeuropeo, dove abbiamo collegamenti aerei”.

L’ha ribadito oggi l’assessore comunale al Turismo Carla Sibilla, rispondendo a un’interrogazione dei consiglieri Gioia e Repetto in Aula Rossa. Per evitare dunque di avere uno scalo “di seconda fascia”, come ricordato dai consiglieri, Tursi si muove su tre direttive con un unico metodo applicato: realizzare un sistema coordinato tra operatori turistici ed enti “senza sovrapposizioni e in maniera complementare”.

Dato un mercato turistico nazionale in calo, l’obiettivo resta il consolidamento: invitare delegazioni di giornalisti a Genova, con l’aiuto, magari, di collaborazioni con enti terzi. Slow Fish, Wow Genoa Center, Msc, per citarne alcuni che negli ultimi giorni “hanno dato l’opportunità di far conoscere la città alle numerose presenze giornalistiche, una rassegna stampa che sta sostenendo il mercato italiano”, ha ricordato Sibilla.

Fa scuola anche la visita in occasione dei Rolli Days dello scorso week end per “investire centro storico e città del marchio qualità Unesco”.

Passando al mercato estero, si consolida l’impegno per le fiere europee, con un “sostegno continuativo ai voli verso Istanbul e Mosca, tramite promozioni in loco, ospitando operatori turistici e giornalisti”.

“Per quanto riguarda l’aeroporto – ha aggiunto l’assessore – dobbiamo diminuire il tempo di percorrenza per raggiungere la città, farne una bella vetrina e lavorare per implementare i voli”. Un tavolo con la Regione e gli operatori, a fronte di una quindicina di destinanzioni europee, sta selezionando 4 mete che abbiano operatori in loco per vendono il “prodotto Genova”.

“Troppo spesso si sono aperte destinanzioni che senza interventi di promozione duravano 6 mesi e non capitalizzavano flussi”, ha ricordato Sibilla.

Infine i mercanti così detti “importanti”, la Cina ad esempio. “Se si trova un grimaldello di accesso, può generare flussi per loro piccoli, per noi grandissimi”. C’è ad esempio una possibilità per Shangai graize al violino e al Premio Paganini.

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