Recco. La Pro Recco, grazie ad un gol di Madaras ad un secondo dalla fine, vince gara 1 della finale scudetto. Sabato 18 maggio alle ore 18,30, a Sori, i campioni d’Italia cercheranno di ripetersi. In ogni caso, sono sempre più i favoriti per la conquista del titolo.
La piscina Lamarmora di Brescia è ricolma di spettatori già un’ora prima della gara, a testimonianza della grande attesa per quest’incontro. Quelli della Pro Recco sono ancora più tempestivi dei locali, nonostante il posto assegnato loro sia già stato deciso: una postazione oltre il quadrangolo di gioco, molto defilata, con scarsa visibilità, che essi dimostrano di non gradire molto… Però tutti in gruppo, tranne l’ottuagenaria Andreina Figari, nonna di Niccolò, per la quale Piero Borrelli trova una postazione a bordo vasca. E si fanno sentire.
Tempestini scioglie le riserve all’ultimo minuto, lasciando fuori Pastorino e includendo in formazione Mangiante che fino all’ultimo si è allenato con costanza per questo appuntamento. Un paio di a fondo per parte all’inizio della partita: Del Lungo blocca, Tempesti manda in angolo. Sulla battuta dai due metri infatti Deni Fiorentini subisce l’espulsione ed il Brescia approfitta della sua prima superiorità numerica con il mancino Nora da posizione uno.
Stessa situazione neppure un minuto dopo: esce Gitto e l’ex nerviese Valentino fa il 2-0 da posizione centrale. La Pro Recco si fa parare da Del Lungo la prima superiorità su tiro di Figari, mentre trasforma la seconda con Felugo su doppia espulsione, prima di Valentino, poi di Calcaterra.
Qui la Pro commette un’ingenuità. Direttamente da Del Lungo la palla arriva coast to coast a Presciutti che solissimo fulmina Tempesti. Ci pensa Mngiante a dimostrare quanto sia stato importante il suo recupero: bel gol del chiavarese e partita che la Pro Recco tiene aperta.
Valentino però segna un 4-2 con tiro centrale dai sette metri che mantiene immutato il distacco inziale di +2 del Brescia. La Pro Recco protesta: su una superiorità traversa di Felugo, riprende Lapenna che, impossibilitato a tirare, chiede il cinque metri. Gomez gli fischia contro palla sotto.
Due su due le superiorità numeriche della squadra di Bovo, una su quattro per la compagine di Tempestini. Questo uno dei motivi fino a questo punto del vantaggio locale.
All’inizio del secondo quarto Gomez annulla per due metri un gol di Lapenna in superiorità numerica. Si fa espellere Figlioli, senza conseguenze perché Tempesti rimedia, poi lo stesso italoautraliano coglie il classico coniglio dal cilindro con una girata tanto potente quanto veloce che supera un Del Lungo fino a questo momento insuperabile.
Lo stesso si ripete un minuto dopo con controfuga e tiro di eccezionale potenza: 4-4 e si raggiunge per la prima volta la parità dopo due tempi. All’inizio del terzo quarto la Pro Recco va per la prima volta in vantaggio: controfuga di Madaras, palla che arriva per via interna a Figlioli, il quale sfodera un terrificante tiro incrociato da posizione cinque.
Qualcosa è cambiato, il Brescia non segna dal primo quarto e la Pro Recco comincia a comandare il gioco, anche se in attacco fatica a penetrare. Il Brescia è costretto ai tiri da lontano. Senza esito le espulsioni di Figari e quella, contemporanea, di Presciutti e Deni Fiorentini che se le danno di santa ragione.
A 1’46” dal termine della terza frazione Calcaterra dà un saggio della sua classe: spalle alla porta resiste alla marcatura Mangiante, si gira e supera Tempesti. Non accadeva dal 4-2 di Valentino.
Inizia il quarto tempo di una partita non bellissima, ma intensa e molto combattuta, come si prevedeva ed in cui tutto può ancora succedere. Accade che il Brescia va in vantaggio con l’uomo in più: fuori Figlioli che si arrabbia con Gomez per l’interpretazione del fallo e l’ex Presciutti supera Tempesti con tiro da posizione centrale, da otto metri.
Esce Valentino ma prima Del Lungo, poi la traversa salvano il Brescia. Fuori Binchi, definitivamente per raggiunto limite di falli, e sull’azione conseguente Aicardi fa il 6-6 sulle proteste dei locali. Va fuori anche Gitto per limite di falli e la protesta contro Gomez dei liguri continua. Traversa del Brescia, nell’occasione.
La colpisce anche Felugo ad uomo in più in un momento cruciale della gara. Dieci secondi ed il centrovasca sfodera da otto metri un palo rete strepitoso. Esulta alla sua maniera, stile Olimpiadi: 6-7 e manca un minuto e mezzo alla fine.
A 19 secondi dalla fine, il pasticcio: Bianchi manda nel pozzetto Mangiante e l’ex Goran Fiorentini pesca il pareggio, 7-7. Tempestini chiede il time-out. Alla ripresa la palla è ad Aicardi che subisce da Elez un fallo per il quale gli ospiti reclamano il rigore. Gomez opta solo per l’espulsione: insorge la panchina biancoceleste. Ma non c’è tempo per discutere: palla battuta, mancano 3 secondi e Madaras segna il gol più importante nella Pro Recco dopo quello di Barcellona con lo Jug. Il Brescia protesta, ma la rete è sulla sirena.
Il tabellino:
A.N. Brescia – Ferla Pro Recco 7-8
(Parziali: 4-2, 0-2, 1-1, 2-3)
A.N. Brescia: Del Lungo, Valentino 3, Presciutti 2, Legrenzi, Loncar, Calcaterra 1, Mammarella, Nora 1, Binchi, Elez, Giorgi, G. Fiorentini 1, Moratti. All. Bovo.
Ferla Pro Recco: Tempesti, Lapenna, Madaras 1, Mangiante 1, Fondelli, Felugo 2, Giacoppo, Figlioli 3, Figari, D. Fiorentini, Aicardi 1, Gitto, Luongo. All. Tempestini.
Arbitri: Bianchi e Gomez. Delegato Fin: Vecchio
Note. Usciti per limite di falli: Figlioli, Gitto, Binchi e Valentino nel quarto tempo. Superiorità numeriche: 4 su 10 per il Brescia, 3 su 9 per la Pro Recco.