Savona. In esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Savona Donatella Aschero, i militari della Guardia di Finanza, con l’ausilio del nucleo di polizia tributaria di Savona, hanno tratto in arresto Cinzia Borgna, 41 anni, noto avvocato savonese, accusato di peculato e falso ideologico.
Le indagini, coordinate e dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Savona, Cristiana Buttiglione, iniziate nell’ottobre 2012 sulla base di alcune segnalazioni pervenute alla Procura di Savona, hanno permesso di acclarare l’illecito meccanismo attraverso il quale l’avvocato savonese, nominato dal Tribunale quale amministratore di sostegno ed in alcuni casi anche tutore, di numerose persone dichiarate incapaci, sottraeva fraudolentemente ai propri assistiti ingenti somme di denaro dai loro conti correnti. Le indagini condotte sino ad ora hanno portato a dimostrare che l’avvocato ha intascato oltre 750.000 euro dai conti correnti di alcuni assistiti.
I prelievi venivano mascherati attraverso pagamenti di inesistenti forniture o prestazioni mediche in realtà mai avvenute. La condotta illecita è stata inquadrata giuridicamente con il reato di peculato poiché, ancorché le somme non appartengano alla P.A, le stesse sono gestite dal tutore e vincolate all’interesse dell’interdetto nonché sottoposte a periodici controlli da parte dei giudici del Tribunale.
In alcuni casi, addirittura, lo stesso avvocato stilava falsi rendiconti di spese sostenute da presentare per il necessario controllo ai giudici del Tribunale, da qui l’imputazione di falso ideologico.
Lo stesso avvocato, iscritto nel foro di Genova, era già stato oggetto di indagine e condannato in primo grado per fatti analoghi già in passato dal Tribunale di Chiavari e proprio l’esistenza di tali precedenti specifici ha indotto i giudici savonesi a emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.