Economia

L’Ascom di Rapallo contro il commercio abusivo, appello al sindaco: “Chiudere un occhio crea un danno a tutti”

chiosco della musica rapallo
Foto d'archivio

Rapallo. I commercianti di Rapallo sollevano ancora una volta il problema del commercio abusivo. “Da tempo lamentiamo che a Rapallo si è stabilito un vero e proprio circuito commerciale parallelo e abusivo. Basta fare due passi sul nostro lungomare e assieme ad uno dei panorami più belli del mondo e si vede una fila di lenzuoli bianchi (ne abbiamo contato trentacinque) sui quali si vende abusivamente merce di tutti i tipi”, spiega la presidente di Ascome Civ, Elisabetta Lai.

“Le persone coinvolte in questo scempio sono l’ultimo anello di una catena che sfrutta il lavoro di immigrati spesso irregolari. Sappiamo che questi uomini e donne sono vittime, non autori, di questo abuso. Ma chiudere un occhio crea un danno a tutti. Sicuramente danneggia i commercianti di Rapallo, ai quali per altro non è consentito di vendere la propria merce sul Lungomare, danneggia l’immagine della città che sicuramente non presenta un bel biglietto da visita (ricordiamo che il 3 giugno arriverà la prima nave da crociera della stagione) e infine danneggia gli stessi venditori che restano sempre più legati alla catena di sfruttamento”, prosegue Lai.

Ascom vuole sensibilizzare l’opinione pubblica, invitando i cittadini e i turisti a non alimentare il commercio illegale e chiede al sindaco di farsi parte attiva nella soluzione di questo problema. “Abbiamo protocollato lettera in cui evidenziamo il problema. Siamo certi di una pronta risposta da parte del sindaco, cui garantiamo la nostra più piena collaborazione per cercare di risolvere questo problema”, conclude la presidente di Ascom.

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