La Sampdoria si concede il bis, Juventus battuta anche al Ferraris. I blucerchiati chiudono a 42 punti

eder samp

Stadio Luigi Ferraris La Sampdoria è già salva, la Juventus ha conquistato il titolo da settimane. Nessuno ha più nulla da chiedere al campionato. C’è però la voglia di chiudere in bellezza la stagione, di salutare i tifosi con un successo. E poi ci sono una supremazia cittadina da difendere (i tifosi blucerchiati ci tengono parecchio) e la possibilità di battere due volte su due i campioni d’Italia.

Delio Rossi, fresco di rinnovo biennale, opta per l’ormai collaudato 3-5-2. In porta tocca ancora a Da Costa con Romero che si accomoda in panchina. Sperimentale il trio di difensori con Mustafi e Castellini che affiancano capitan Gastaldello. Palombo torna alle origini e si piazza in mezzo al campo, in regia. Sulla stessa linea Obiang, Poli (richiesto dalle big della A), De Silvestri ed Estigarribia. In attacco Eder e Icardi. L’argentino è alla sua ultima apparizione in blucerchiato, lo aspetta l’Inter. Il pubblico si divide quando lo speaker dello stadio pronuncia il suo nome: sono in tanti a fischiarlo.

Si passa al campo. Gli spalti del Ferraris non sono gremiti, la pioggia che da tutto il giorno si abbatte sulla città ha fatto la sua parte. Nei distinti nove striscioni, ci sono scritti i nomi delle vittime della tragedia del porto; e poi il decimo, “Vivi in eterno”.

Comincia la partita. È il signor Gervasoni a dirigere le danze. Il primo a cercare la via della rete è Quagliarella. Poi tocca a Giovinco con Gastaldello a metterci una pezza in scivolata: provvidenziale. La replica sui piedi di Eder che ben servito da Poli riesce a guadagnare solo un angolo.

Riecco quindi la Juve con una bordata di Quagliarella che Da Costa allontana smanacciando. Sicuro il brasiliano sul destro di Giovinco. Agevole l’intervento sul tentativo dalla distanza di Giaccherini. La Samp cerca di imbastire azioni degne di nota ma difficilmente riesce a rendersi pericolosa.

E quando la Juve recupera palla, e lo fa spesso, riesce ad arrivare al tiro senza troppi patemi d’animo. Tira Chiellini e deviazione involontaria di Gastaldello che costringe Da Costa a superarsi. A fil di palo l’ennesimo tentativo dell’ex blucerchiato Quagliarella.

Per il numero 1 del Doria il lavoro non manca: al 22’il portiere respinge il destro di Giaccherini. Il gol ospite è maturo e arriva al 25’. È Quagliarella a scattare sul filo del fuorigioco e a beffare il brasiliano: Sampdoria-Juventus 0-1. La squadra di Rossi è in bambola.

Ma senza fare nulla i padroni di casa si ritrovano fra i piedi la possibilità di pareggiare. Piove un pallone nel cuore dell’area di rigore bianconera, Icardi e Chiellini cercano di intercettarlo di testa. Il blucerchiato cade a terra, per Gervasoni è rigore. Generoso o meno, Eder dal dischetto non perdona: 1-1.

Il gol regala entusiasmo alla Samp che un minuto più tardi sfiorano il raddoppio. Ancora Eder, servito da Obiang, spaventa Storari con un destro che viene deviato in angolo dalla retroguardia ospite. Passano i minuti e al 37’ la capocciata di De Silvestri (angolo di Estigarribia) finisce di poco alta. Torna a farsi vedere la Juve con il solito Quagliarella arginato dalla coppia Mustafi-Da Costa. Alto il colpo di testa di Chiellini. Il primo tempo si chiude qui.

La ripresa comincia con le squadre che cercano il guizzo da 3 punti. All’8’ De Ceglie si invola sulla sinistra e crossa per Quagliarella che spreca calciando a lato. Sciagurato anche il destro di Giaccherini che finisce in Gradinata. È lo stesso juventino a riprovarci al 10’, Da Costa fa il fenomeno.

E alla prima occasione confezionata nel secondo tempo la Sampdoria passa in vantaggio, cinica come non mai. Eder conquista un angolo, batte Estigarribia: il suo mancino è per la testa di De Silvestri che questa volta non sbaglia. Il 2-1 fa esplodere il Ferraris.

Fuori Palombo, Rossi getta Munari nella mischia. Gli uomini di Conte si gettano alla caccia del pari ma si inchinano ancora una volta davanti ai riflessi di Da Costa che intercetta a terra l’ennesima conclusione di Quagliarella. Da un angolo per la Juve nasce la terza rete della Samp con Estigarribia che recupera palla, si fa tutta la fascia e serve Icardi per il più facile dei gol. L’argentino insacca e mostra la sotto-maglia con il numero 10, quello dei gol (sono 3 alla Juve tra andate e ritorno) messi a referto in questa stagione. Il Ferraris è in delirio.

Sul 3-1 Gervasoni concede un rigore alla Juve ma il quarto uomo lo corregge, quello di Mustafi su Quagliarella non è fallo. Punizione di Pirlo ancora per Quagliarella: nemmeno a dirlo, Da Costa para. Entrano Sansone e Berardi, fuori Eder ed Estigarribia.

Si arriva così al 90’ e alla rete di Giaccherini che serve alla Juventus solo per accorciare le distanze. Sono 4 i minuti di recupero. La Samp tiene botta e si assicura i 3 punti che le consentono di chiudere la propria stagione a quota 42.E dopo la permanenza in Serie A (certificata la settimana scorsa) la squadra di Rossi si regala il secondo successo stagionale contro la Juventus campione d’Italia. Al triplice fischio tutti in piedi ad applaudire i giocatori blucerchiati: è l’arrivederci al prossimo anno.

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