Il Genoa è salvo, contro l’Inter lo 0-0 basta e avanza. Sarà ancora Serie A

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Stadio Luigi Ferraris. Sospese tutte le celebrazioni per i 120 anni del Grifone, i portuali che sfilano in campo con lo striscione già esibito nel pre-partita di Sampdoria-Catania di mercoledì scorso (“Basta morti sul lavoro, vicini alle famiglie”), Rossi che deposita un mazzo di fiori ai piedi della Nord. Quanto successo in porto è negli occhi tutti, la città piange ancora i suoi morti. Eloquente quanto si legge in Gradinata: “5 minuti di silenzio per una tragedia senza senso” e “Onore alla vittime del porto”.

Parte dei tifosi rossoblù si è presentata a Marassi in corteo. Per stare vicino alla squadra nel momento più delicato della stagione, questo e altro; e non è la prima volta. Genoa contro Inter, la salvezza è a un passo. Con il Palermo impegnato a Firenze contro la Fiorentina, capitan Antonelli (oggi tocca a lui indossare la fascia) e compagni hanno la possibilità di chiudere il discorso una volta per tutte.

Mister Ballardini schiera la stesso undici esibito contro il Pescara nell’ultimo turno casalingo. E quindi Frey in porta, Granqvist, Portanova, Manfredini e Antonelli in difesa, centrocampo composto da Rigoni, Matuzalem e Vargas; c’è Bertolacci alle spalle di Borriello e Floro Flores.

L’Inter è a pezzi, in panchina sono tutti ragazzi della Primavera, tutti tranne Cassano che delle riserve è l’ultima ad entrare in campo beccandosi così i fischi della tifoseria genoana. Comincia la partita, è il signor Tagliavento a dirigere le danze.

Si parte con Matuzalem e Guarin graziati dall’arbitro, entrambi meritavano il giallo. È Floro Flores il primo a cercare la via della rete, Handanovic smanaccia via. Passano i 5’ di silenzio e i tifosi del Genoa tornano a farsi sentire. Senza troppe pretese la conclusine dai 35 metri di Manfredini. Al 10’ i rossoblù sfiorano il vantaggio: crossi di Antonelli per Borriello che di testa costringe il portiere nerazzurro al miracolo.

Al 14’ ci prova l’Inter con Guarin ma il destro del colombiano è facile preda di Frey. Floro Flores tocca pochi palloni ma quando gli capita l’occasione di tirare non se la lascia scappare e al 16’ sfiora il palo dal limite dell’area di rigore interista. Decisamente meno precisa la replica di Kuzmanovic. Tiro di Rigoni, “para” Floro Flores rimasto a terra in fuorigioco.

Il Genoa è più aggressivo degli avversari ma il risultato resta inchiodato sullo 0-0. Poco male, quando sul tabellone compare Fiorentina-Palermo 1-0 (gol dell’ex rossoblù Toni)lo stadio esplode. Il primo tempo si chiude con uno splendido sinistro di Bertolacci: Handanovic ci mette una pezza e devia in angolo.

Nella ripresa ancora Grifone in attacco con il debole colpo di testa di Vargas. Poi tocca a Borriello che servito da Floro Flores cerca una rovesciata da antologia. È poca roba il diagonale di Vargas. Si sveglia l’Inter che con Guarin impegna Frey alla parata. Il colombiano ci riprova una manciata di secondi più tardi con un pallonetto decisamente fuori misura.

Stramaccioni si gioca la carta Cassano (fuori Alvarez), per l’ex sampdoriano piovono fischi. Il numero 99 scodella un paio di palloni nell’area rossoblù ma Portanova e soci non si fanno sorprendere. Riecco quindi il Genoa co Floro Flores (tiro deviato in angolo) e Matuzalem (alto).

Al 25’ il lampo nerazzurro con Rocchi che un po’ a sorpresa trova la parte alta della traversa. Fuori Floro Flores, Ballardini si gioca la carta Kucka. Inguardabile il nuovo tentativo dalla distanza di Matuzalem. Esce anche Borriello per far posto a Immobile. Il pubblico del Ferraris è tutto per il numero 22, tutti in piedi ad applaudire il giocatore che forse più di chiunque altro ha contribuito alla salvezza del Genoa.

Perché il Grifone è salvo. A più 5 dal Palermo a una giornata dal termine, è fatta. Per come si era messa in alcuni momenti della stagione, un vero e proprio miracolo sportivo. Sventolano le bandiere, i cori si susseguono. E quindi tutti sulla Nord a godersi applausi e ovazioni. La festa può cominciare.

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