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Governo Letta, il M5S prende le distanze dalle parole di Becchi: “Il professore non rappresenta il movimento”

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Foto d'archivio

Genova. Le parole del professore Paolo Becchi non sono piaciute al Movimento 5 Stelle e arriva la presa di distanze di Beppe Grillo.

Sul blog del leader del M5S è infatti stata postata la nota congiunta con cui deputati e senatori prendono le distanze dalle parole choc del professore genovese.

“Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”. Così Paolo Becchi, professore all’Università di Genova vicino al M5S, alla Zanzara su Radio 24.

“La situazione se non migliora peggiora – ha detto Becchi – e non so quanto la gente possa resistere, non so quanto il Movimento possa frenare la violenza della gente, che è nella natura delle cose”.

“Letta che va dalla Merkel – prosegue Becchi – è un segnale chiaro. Unica cosa fondamentale è l’Europa e la Bce. Siamo governati ancora dalla Merkel con le banche e i banchieri come l’attuale ministro dell’Economia. Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”.

“Basta guardare la maggioranza che ha ottenuto questo governo per rendersi conto che gli spari a Palazzo Chigi lo hanno rafforzato. La colpa poi viene attribuita al Movimento 5 Stelle. Così si prendono due piccioni con una
fava”, dice Becchi a La Zanzara su Radio 24.

“La prima provocazione – dice Becchi – doveva avvenire con atti di violenza quando Grillo era a Roma la sera dell’elezione di Napolitano. Poi lui non e’ andato in piazza, l’ha capito e per questo non è andato. Ora ne vedremo delle belle”. Ma chi c’è dietro, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: “Non lo so, ma è nell’interesse del governo che non si dia spazio a questa opposizione. Difficile pensare che Preiti sia arrivato da solo con una pistola. Non posso escludere che si tratti di una provocazione per rafforzare il governo. Tutti gli indecisi hanno votato compatti la fiducia e subito la colpa a Grillo. Mi sembra evidente”. Chi sono i burattinai di queste provocazioni, insistono i conduttori?: “C’e’ un potere visibile, e un potere invisibile. Questo e’ il potere invisibile”.

“Le rivoluzioni non sono sempre pranzi di gala e quando la situazione diventa esplosiva nella storia abbiamo avuto esempi di questo genere. Abbiamo un presidente rieletto che neanche in Venezuela. Una situazione eccezionale, se poi le commissioni di garanzia non vengono date al Movimento si può parlare di golpettino istituzionale. Non è follia pensare che uno possa prendere armi”, ha concluso Becchi.

Tutte affermazioni da cui il Movimento 5 Stelle prende le distanze. “In merito alle “uscite” del professor Paolo Becchi in diversi mezzi di comunicazione, i gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle di Camera e Senato prendono nettamente le distanze da tutto quanto proferito dal docente dell’ateneo genovese – si legge nella nota congiunta del M5S Camera e Senato – Inoltre si ribadisce che il professor Becchi non è un ideologo del M5S, si tratta semmai di un’etichetta attaccata al personaggio sulle cui posizioni deputati e senatori non si riconoscono affatto”.

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