Cronaca

Genova, presidio davanti alle Poste centrali: “230 miliardi dei cittadini usati per scopi privati”

protesta poste italiane

Genova. “Dove vanno i soldi che diamo alle poste?”. Questa la domanda posta oggi dal Comitato genovese per nuova finanza pubblica e sociale. In queste ore, infatti, si sta tenendo un presidio sotto l’ufficio Poste Centrali di Piazza Dante proprio per rispondere ad un interrogativo importante.

“I soldi dei correntisti – spiega Antonio Manti – finiscono nella Cassa Depositi e Prestiti. Allo stato attuale parliamo di cifre impressionanti, circa 230 miliardi di euro”.

La Cassa, protagonista della vita economica e finanziaria dell’Italia fin dall’800, “aveva lo scopo di finanziare a tasso agevolato gli enti pubblici per realizzare opere pubbliche”.

Questo almeno fino alla riforma dei primi anni 2000. “E’ stato modificato lo statuto, è diventata una spa e sono entrate anche le istituzioni bancarie. Ora presta agli enti pubblici al tasso corrente, in concorrenza alle banche. Ai comuni viene così a mancare una fonte di credito importantissimo”.

Soldi dei cittadini italiani. “Con quella mole di denaro – conclude Manti – si potrebbero realizzare miglioramenti dei servizi pubblici ed evitare la svendita del patrimonio degli enti locali. Parliamo di soldi dei cittadini italiani utilizzati per fini privati”.

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