Economia

Genova, Cgil, Csil e UIl: “No all’Imu sulla prima casa”

casa
Foto d'archivio

Genova. “Apprendiamo dalle notizie di stampa che la prospettiva di aumento dell’aliquota IMU sulle prime case dei genovesi non è più una provocazione accennata ai tavoli di confronto con le OO.SS. ma sta diventando una possibilità concreta che il Sindaco Doria sta sottoponendo al giudizio della sua maggioranza”. Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la netta contrarietà ad una risoluzione di questo tipo.

“Ad oggi a livello nazionale è aperto il confronto per individuare interventi sull’Imu che possano rendere l’imposta più equa e nel contempo alleggerirne il peso”, proseguono i sindacti.

Cgil, Cisl e Uil sostengono con forza che i possessori dell’unico immobile adibito ad abitazione con valore catastale, entro un tetto da stabilirsi, devono essere esonerati dal pagamento dell’imposta e sosterranno questa richiesta, insieme alle altre rivendicazione contenute nella nostra piattaforma con una grande mobilitazione unitaria il giorno 22 giugno 2013 a Roma.

“La proposta del Sindaco Doria ci appare prematura rispetto alle decisioni del Governo e molto rischiosa perché se l’esecutivo nazionale dovesse mantenere l’imposta così com’è, i cittadini genovesi pagherebbero l’ennesimo aggravio fiscale sulle proprie dissanguate finanze . E a chi sostiene che, in questa malaugurata ipotesi, si potrebbe tornare sulla decisione e mantenere l’aliquota 2012, Cgil, Cisl e Uil ricordano che mai si è verificato in questa città ed il questa Regione un abbattimento di qualsivoglia aliquota fiscale. Le uniche vistose e pesanti riduzioni che i genovesi hanno incassato sono state, purtroppo, quelle dei servizi pubblici e dei posti di lavoro”, concludono.

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