Caro Direttore,
la continua informazione di Genova 24 è ormai un punto di riferimento per i genovesi. L’articolo del 14/05/2013 “Genova,online la mappa delle “osservazioni”al PUC :da Giovedì al via incontri in tutti i Municipi”da utili indicazioni con un suggerimento a leggere il Vademecum riguardante il Percorso Partecipato.
Spero vivamente che molti cittadini lo leggano attentamente per comprenderne bene le finalità di questo “labirinto amministrativo”.
Il Percorso di partecipazione ha un iter “strutturato sul popolo”come soggetto di consulenza della nostra realtà territoriale. Il punto focale è nella seconda parte “A COSA SI PARTECIPA E PERCHE’”.Da subito si dice che”Si tratta di una scelta della civica amministrazione ,non di una norma di legge,voluta per:garantire informazione e coinvolgimento dei cittadini nelle scelte strategiche di pianificazione urbanistica, acquisire ulteriori punti di vista e opinioni dei cittadini e dei principali portatori di interessi sociali,culturali,economici e professionali .Semplificare la fase di formulazione delle controdeduzioni alle osservazioni grazie ad un processo aperto e progressivo di ascolto delle diverse posizioni”.
E dopo tanta cosa , si parla della commissione degli esterni(esperti in materie di pianificazione urbanistica,gestione etc.) che”Seleziona i temi da esaminare nei tavoli partendo dalle osservazioni,mette a punto una metodologia di gestione dei tavoli e relativi strumenti,analizza gli aspetti strategici delle scelte,tiene traccia delle diverse posizioni,redige un documento finale di restituzione”.
Appare chiaro che tutto il mondo genovese potrà quindi agire sul territorio attraverso il PUC secondo un numero notevole di iniziative dove ci sarà tutto il suo contrario con l’illusione che il proprio spicchio di territorio sarà tutelato. Inoltre ,gli esperti saranno loro a gestire la metodologia di analisi quindi a discrezione loro(?).
Questo modo di lavorare appartiene ad una filosofia politica che sposta l’attenzione sulla gente come elemento di partecipazione e coinvolgimento formale per filtrare i contributi nelle maglie dell’amministrazione. Alla fine di fatto rimane ben poco , in quanto della finzione popolare non resta nulla e le decisioni sono prese sulla base di altre valutazioni.
Il percorso di partecipazione messo in piedi nella fase delle Osservazioni al Progetto Preliminare del Piano Urbanistico Comunale ha la particolarità che la politica finge di responsabilizzare le persone attraverso un certo iter e quindi non decidere ,per poi decidere come meglio crede con l’alibi del popolo,nella direzione che aveva fin da subito. La politica è pagata per decidere e non per fare della democrazia diretta a buon peso.
Gian Luca Fois (PDL)