Cronaca

Donna ferita a colpi di pistola in via Biga, Calamaro non risponde al gip

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Genova. Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip, l’imprenditore Bruno Calamaro, di 58 anni che, la settimana scorsa, ha sparato alla sua amante cubana, Yamila Gonzalez di 41 anni, ferendola gravemente.

Assistito dall’avvocato Andrea Ciurlo, l’indagato ha solo detto che gli dispiace di quanto è accaduto e che ha vuoti di memoria perché prende ansiolitici. Il gip Nadia Magrini che si è recata in carcere per interrogarlo, ne ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere e non ha concesso il permesso perché partecipi al funerale del padre. Il genitore, Ettore Calamaro di 86 anni, e’ morto d’infarto poche ore dopo aver saputo che il figlio aveva tentato di uccidere una donna.

Yamila Gonzalez e Bruno Calamaro si erano incontrati la mattina del 24 maggio in via Fereggiano, nella zona di Marassi, dove l’uomo si era recato a prenderla per accompagnarla al lavoro. In auto hanno iniziato a litigare. A un certo punto l’uomo ha preso la pistola di proprietà del padre e le ha sparato due colpi. Poi l’ha gettata fuori dalla vettura e ha sparato un terzo colpo alla schiena mentre la donna era riversa al suolo. A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che hanno assistito alla scena e hanno preso il numero di targa dell’auto.

L’uomo è stato fermato poco dopo in piazza Corvetto da una pattuglia della polizia municipale. Sotto il sedile dell’auto e’ stata trovata la pistola. Al pm Luca Scorza Azzarà che lo stesso giorno lo ha interrogato nella caserma dei carabinieri, Calamaro ha riferito che aveva il sospetto che la donna lo tradisse e volesse lasciarlo. “Mi sono sentito preso in giro -avrebbe detto – le avevo anche prestato del denaro”.

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