Depuratore di Lavagna, Briano: “Sì a uno studio per approfondire il rischio idraulico”

lavagna wikipedia
Foto d'archivio

Lavagna. Verrà affidato ad un soggetto terzo il compito di redigere uno studio approfondito sugli effetti della nuova area, dove dovrebbe essere realizzato il depuratore di Lavagna, ai fini del rischio idraulico. Lo ha comunicato l’assessore regionale all’ambiente, Renata Briano al termine della riunione svoltasi in Regione con i sindaci dei Comuni del comprensorio, Lavagna, Carasco, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Cogorno, Ne, Sestri Levante, Moneglia, la Provincia di Genova e i rappresentanti di Iren Acqua e Gas.

Obiettivo dell’incontro, dopo la firma del protocollo d’intesa per dare il via alla costruzione del nuovo impianto di depurazione comprensoriale di Lavagna, andare avanti con il progetto preliminare, condiviso dagli otto comuni interessati e mettere a punto contestualmente un modello fisico per approfondire gli effetti della nuova area sulle dinamiche costiere e le eventuali modifiche delle correnti. “Sono molto soddisfatta – ha detto Briano – perché vogliamo dipanare ogni dubbio sulla localizzazione del nuovo depuratore, sia per quanto riguarda il rischio idraulico, sia le dinamiche costiere e realizzare un ulteriore approfondimento dopo quelli già conclusi, con esito positivo, degli uffici regionali e provinciali”.

Lo studio partirà contestualmente all’avvio del progetto preliminare. “Stiamo lavorando molto bene con le istituzioni locali – conclude l’assessore all’ambiente – per raggiungere un obiettivo così importante, come la realizzazione di un depuratore che rappresenta per la Liguria una priorità per la depurazione delle acque reflue urbane e gli effetti sull’ambiente e il turismo”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.