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Cus Genova Rugby, la prima verità per la serie A. Domenica, playoff contro Perugia

Cus Genova Rugby playoff

Genova. Finalmente, si fa sul serio. Per la terza volta nelle ultime quattro stagioni agonistiche, i padroni di casa tenteranno di abbandonare la serie B, categoria che sta stretta al rango e al blasone del club che fu del leggendario Marco Bollesan. Per dare un segnale di discontinuità, rispetto alle sfortunate, precedenti avventure nei playoff, i ruggers genovesi indosseranno delle nuove, immacolate maglie bianche, ove non graverà più sulle loro spalle un nefasto sortilegio, ma faranno bella mostra i loghi degli sponsor (UBI Banco San Giorgio, Pharmazena, PL Ferrari, Azienda Chimica Genovese, Kilt, Birrificio Genovese) che anche quest’anno sono stati fondamentali per lo svolgimento di tutta l’attività societaria.

Ecco il pensiero del team manager Roberto Cadeddu. La vera novità di questa stagione è stata rappresentata da Rocco Tedone. Dopo i tentativi effettuati dai suoi due predecessori neozelandesi, sarà il primo allenatore genovese a cercare di centrare la risalita. Dopo aver forgiato per anni giovani talenti, alla prima esperienza da capo-allenatore ha centrato l’obiettivo di arrivare nei primi due posti del girone. Il suo pragmatismo sarà fondamentale per non ripetere gli errori delle precedenti edizioni, quando anche una gestione incauta degli eventi determinò la mancata promozione.

Certo è che il livello delle concorrenti di quest’anno nel girone A della serie B, ha imposto al Cus Genova di essere sempre “sul pezzo”, perchè la concorrenza è sempre stata molto agguerrita e pronta ad approfittare di ogni passo falso, tutti gli scontri con le squadre di vertice sono stati test probanti, in cui i ragazzi di Rocco Tedone hanno dimostrato di essere una squadra meritevole di disputare un campionato di livello superiore. Solo il Biella ha fatto meglio. ma avrà l’incombenza di scontrarsi con il lanciatissimo Pratosesto di Rima Wakarua.

Il Cus Perugia ha disputato uno straordinario campionato, rimanendo in testa dall’inizio alla fine, meritando la prima posizione in classifica, nonostante la rincorsa dei toscani. In questa sede ci piace menzionare tutti i giocatori del CUS GENOVA RUGBY che hanno disputato questa cavalcata, che si spera diventi trionfale, a cominciare dal podio dei minuti giocati: primo il “vecchio” Gian Sandri, marcatore di ben 216 punti e metamen con 13 realizzazioni, quest’anno sempre tra i migliori; secondo Daniele Pallaro, l’innesto dell’estate, n. 8 di garanzia, 11 mete, fondamentale il suo apporto di esperienza; terzo il Capitano Francesco Cadeddu (3 mete), leader della squadra, non ha mai abbandonato la sua maglia n.13; i baby mediani (la coppia più giovane di tutto il panorama rugbistico nazionale) Paolino Pescetto (esordio a 17 anni, m. d’apertura, autore di 46 punti con 1 meta) e Pietro Gregorio (18 anni, m. di mischia, 6 mete) tornato a casa dopo le esperienze a Viadana e Recco; gli altri trequarti più impegnati sono stati l’esordiente Gigi Garaventa (18 anni, 5 mete), l’altro anziano Pasti Dapino (2 mete), il quasi dottore Pongo Bedocchi (2 mete), al rientro dagli studi inglesi mister Nico Doria, dopo annate perse per i legamenti delle ginocchia Pippo Carboni (1 meta), arrivato a febbraio il figliol prodigo Tobi Ansaldi (4 mete), per vari infortuni sono stati meno impegnati Gigio Serpico, Stefano Capaldo (1 meta), Stefano Zaami (1 meta) oltre a Massimo D’Agostino, Livio Chindamo e il redivivo Tommi Colloca.

I giocatori di mischia col massimo minutaggio, dopo Palla, sono stati il vice capitano e aiuto preparatore Tarzan Sotteri (2 mete), l’ottimo Jack Bertirotti e il superpiloncino Fra Avignone (5 mete), Pippo Dell’Anno (0 mete, ma 3 chiodi, meglio di tutti), l’argentino Mario Espasa (2 mete), il poliedrico Milo Manara (1 meta), Ciccio Agrone (5 mete) e Panku Datti (4 mete) sempre in ballottaggio per la maglia n. 2, l’utility della mischia Stefanino Riccobono, Andrea Gerli (2 mete) che ha sempre avuto la meglio su tutti gl’infortuni che gli hanno fatto perdere mezzo campionato, gli utilissimi Lorenzo Guggiari (grazie Costa!) e Juve Imperiale, i colored Black Barry (1 meta) e Dimitri Tchapanga (utilizzabile solo al posto di Espasa), il più sfortunato del campionato Matteo Maccari ha giocato 6 partite e poi la spalla è uscita, in qualche partita hanno dato il loro sempre valido contributo Paul Marshallsay e Danilo Coppola (1 meta) e gli esordienti Andrea Del Terra (18 anni), Daniele Paradivino, Lele Michieli, Luca Boero (17 anni, 1 meta). Una menzione speciale per il trentaseienne Andrea Maggiolo, 25 minuti dopo mille battaglie. Grazie, dal più profondo del cuore, da parte di tutti noi, a questi meravigliosi ragazzi, con l’augurio che sia una formalità, come le altre!

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