Comunali 2013, la parità di genere nelle urne: due preferenze purché candidati di sesso diverso

politiche elezioni 2013

Genova. Il “peso” del genere sessuale entra nelle urne. E’ la novità delle prossime elezioni comunali, che introducono il sistema delle rappresentanze di genere. Chi vorrà potrà esprimere la preferenza per un uomo e per una donna della lista che intende votare, ma non per due uomini o per due donne. Un sistema che riguarda gli enti sopra i 5.000 abitanti, ovvero Sestri Levante e Camogli (Montoggio, il terzo dei comuni al voto in questa tornata, ha 2111 abitanti).

La legge sulla parità di genere ha creato non poche difficoltà nella preparazione delle liste visto che per la prima volta alle amministrative un terzo dei posti doveva essere garantito alle donne. Ci sono due misura nella normativa che vogliono ottenere una specie di “riequilibrio” di genere: nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi, appunto, e la “doppia preferenza di genere” che consente all’elettore di esprimere due preferenze purché riguardanti candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

In caso di violazione delle quote di lista, è previsto un meccanismo di sanzione, diverso se il Comune ha più o meno di 15.000 abitanti. Nel caso degli enti con popolazione compresa fra 5.000 e 15.000 abitanti, la Commissione elettorale, in caso di mancato rispetto della quota, procede alla cancellazione dei candidati del genere sovrarappresentato partendo dall’ultimo; la riduzione della lista non può però determinare un numero di candidati inferiore al minimo prescritto dalla legge. L’impossibilità di rispettare la quota non comporta in questo caso (a differenza dei Comuni sopra i 15.000) la decadenza della lista.

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