Genova. “Siamo preparati alla cessazione di attività di Equitalia”. Così l’assessore al Bilancio del Comune di Genova, Franco Miceli ha risposto oggi in Aula Rossa a un’interrogazione bipartisan sulla cessazione di Equitalia, come da provvedimento del 2005 che ridisegnò la materia della riscossione, poi prorogato fino al 30 giugno 2013, data a partire da cui Equitalia non effettuerà più accertamento e riscossione delle entrate tributarie del Comune e delle partecipate. Cosa succede a partire primo luglio è ancora fonte di incertezza.
“Non si sa ancora se la cessazione riguardi le attività future dal primo luglio o anche le pendenze pregresse, per cui i comuni avrebbero funzione coattiva con problemi enormi, ereditando errori e scenari problematici”, ha sottolineato Miceli. Non è chiaro, cioè, come verranno gestiti gli anni pregressi, per cui appare “ineludibile” un intervento normativo nazionale della materia entro breve.
In attesa del riordino della disciplina, Tursi ha predisposto un gruppo di lavoro interdisciplinare, per la ricerca di un soggetto tramite gara pubblica. L’ipotesi è quella di effettuare in proprio la riscossione coattiva (come Imu, tares, multe, ecc..) acquisendo tramite un appalto i servizi di supporto (come notifica dell’ingiunzione fiscale, gestione delle comunicazioni bonarie, ecc..).
“Una gara pubblica secondo il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa – ha detto Miceli – con titolarità del Comune. In questa maniera, il Comune può delineare cioè i confini dell’attività – ha sottolineato – e valutare discrezionalmente come gestire i casi particolari che richiedono un apprezzamento specifico”.