Genova. Cambio al vertice della Direzione marittima della Liguria – Capitaneria di porto di Genova. L’ammiraglio Vincenzo Melone da oggi prende ufficialmente il posto dell’ammiraglio Felicio Angrisano.
“Le capitanerie di porto non sono vogliono solo dire sicurezza, ma riusciamo a dare quel valore aggiunto perché siamo il primo anello della catena dei trasporti e della filiera della logistica – dichiara l’ammiraglio Angrisano durante il suo discorso di commiato – Se il primo anello è più lento, l’intera filiera rallenta e in un porto come questo il rallentamento della produttività è dannoso”.
Tanti anni al vertice della Capitaneria di Porto per l’ammiraglio Angrisano, che ha assistito a una trasformazione del porto. “Legata soprattutto al gigantismo navale, che ha stravolto i piani di sviluppo e di crescita – spiega – La campagna epocale dei dragaggi, da una parte ha assecondato un’esigenza, dall’altra ha creato qualche problema in più, perché gli armatori, in forza di questi nuovi fondali, hanno portato navi sempre più grandi”.
“Ho iniziato a Genova con due incidenti, quello della turista spagnola e quella di due giovani caduti in mare. Mi veniva chiesto di adottare misure sulle emozioni e invece ho resistito e ho riflettuto rendendomi conto che le misure di sicurezza erano e sono all’altezza”, conclude.
Da oggi il nuovo comandante è Vincenzo Melone. “Genova è l’incarico per eccellenza come comando, quindi lo assumo cercando di mettere a disposizione degli altri tutta la buona volontà e i migliori sentimenti per un approccio equilibrato ai diversi problemi – dichiara l’ammiraglio – E’ una realtà complessa e concentrata nel porto sopratutto, un compito bellissimo, ma certamente gravoso”.
Per il comandante la priorità è quella di andare incontro agli interessi della gente che lavora in mare e per il mare, quindi cercare di essere utili agli altri. Per quanto riguarda invece le criticità. “Ancora è un po’ presto per andare nel dettaglio, ma in questi tre giorni di avvicendamento ho saputo di una variante al piano regolatore, uno spostamento della diga, di riempimenti, intermodalità e viabilità – conclude – tutti argomenti che richiedono i necessari approfondimenti”.