Cronaca

Buridda, a dieci anni dall’occupazione lo spettro dello sgombero: “Vogliamo chiarezza dal Comune”

Genova. Fra cinque giorni l’ex facoltà di economia di via Bertani compie “dieci anni di occupazione” del Laboratorio sociale Buridda, centro sociale “attraversato e attraversibile, dove ogni progetto può trovare una casa e una destinazione”. Un anniversario che rischia di non arrivare, e su cui pende un’ordinanza di sgombero in tempi strettissimi. Notizie informali, arrivate in via Bertani dopo “un certo immobilismo”, con una telefonata da Tursi – non direttamente dalla giunta – che comunicava una posizione ufficiosa secondo cui l’ordine esecutivo si trovava già nelle mani della Procura di Genova e i cui tempi di attuazione risulterebbero per altro molto stretti, si parla di dieci giorni non ancora scaduti.

“Aspettiamo una posizione ufficiale del Comune – spiega Michele – Con il cambio di giunta, da Vincenzi a Doria, è cambiato l’atteggiamento, ci avevano garantito continuità con la linea precedente, e noi ci siamo resi disponibili ad andarcene anche prima del dovuto, in caso fosse stato trovato un acquirente con un progetto reale. Invece si nascondono dietro il dito della nostra occupazione, ma in realtà i bandi continuano ad andare a vuoto”.

Tre gli incontri avuti con l’amministrazione Doria. “La stessa assessore Fiorini si era presa carico della trattativa, fino al momento in cui è arrivata la comunicazione – sottolinea Michele – per cui dovevamo sgomberare per non far andare deserta l’asta. Ma dopo dieci anni di eventi culturali e artistici non possiamo andarcene senza garanzia, rimarremo qui”.

In questo momento Buridda significa laboratori artistici e pratici, una palestra di formazione circense, una di boxe, una sala di posa, il laboratorio di serigrafia e di grafica, la sala di teatro. Il festival delle autoproduzioni, dalla serigrafia al cinema passando per il fumetto. Al secono piano c’è, da poco, anche una rampa per lo skate. Uno spazio aperto ai genovesi, ma non solo. Sono ormai sette le edizioni di Critical Wine, il noto appuntamento dove i produttori di vino, anche da fuori Genova, vengono a fare assaggiare i prodotti con un approccio critico al consumo e alla conoscenza, attraverso la vetrina del Laboratorio Buridda.

“Quello che noi cerchiamo da parte del Comune è quello che è mancato fin’ora – aggiunge Irene – un dialogo franco con le istituzioni. Noi abbiamo sempre cercato un dialogo costruttivo da entrambe le parti, ma c’è stato un immobilismo dal cambio giunta ad adesso, senza alcun tipo di proposta”.

La “trattativa”, sancita con la firma del protocollo istituito dall’ex assessore della giunta Vincenzi, Bruno Pastorino, prevedeva lo spostamento del Laboratorio Buridda dagli spazi di via Bertani a quelli del Mercato del Pesce in piazza Cavour. “Ma al momento non c’è certezza su quando, realmente, si libereranno gli spazi”, ovvero il piano di sopra e il piano terra del mercato ittico. La permuta di luoghi non solo non è avvenuta, ma sul piano terra la situazione è tutt’ora incerta, così come i tempi dello spostamento del mercato del pesce.

Il capogruppo di Fds, Antonio Bruno ha presentato un’interrogazione a Tursi. “Premesso che il Comune bloccherebbe un percorso iniziato 6 anni fa, ritrattando le condizioni raggiunte rispetto alla totale assegnazione del mercato del pesce e chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine”, si legge nel documento, Bruno “interpella la S.V. affinché smentisca le notizie di stampa e confermi gli impegni assunti”.

“Abbiamo lottato per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno, saremo pronti a conquistarlo di nuovo”, scrivono i centri sociali a quattro mani (Buridda, Pinelli, Terra di Nessuno e Zapata), nel Comunicato “1polpoalcuore” lanciato nelle ultime ore.

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