Cronaca

Blu Area, gli ambulanti fanno richiesta di commissariamento del Comune di Genova

protesta no blu area
Foto d'archivio

Genova. Come era stato preannunciato, gli ambulanti liguri hanno fatto richiesta al commissario ad acta di procedere con il commissariamento del comune di Genova per l’elusione e la mancata applicazione della sentenza del Tar della Liguria, datata 1 marzo 2013.

“Poiché sono trascorsi ben oltre sessanta giorni dalla pubblicazione della sentenza 377/2013 e poiché con essa è stato disposto che ‘il comune dovrà dare nuova e compiuta esecuzione alla pronuncia entro sessanta giorni dal deposito della presente pronuncia, in difetto di che dovrà officiarsi il commissario ad acta nella persona del dirigente regionale del dipartimento pianificazione territoriale ed urbanistica, che curerà la conformazione dei parcheggi nelle zone in questione alla pronuncia da eseguire’, con la presente invito il Commissario ad acta nominato dal Tar a provvedere, non avendolo fatto il Comune di Genova”.

Questo è quanto si legge nella lettera dell’avvocato Carlo Bilanci, per conto di Aval, che poi spiega la sentenza. “Il Tar Liguria ha infatti accolto il ricorso proposto per l’ottemperanza della sentenza 15 febbraio 2012 n. 289 ed ha dichiarato nulla/inefficace la deliberazione della Giunta comunale 7 marzo 2012 n. 43, con la quale il Comune aveva preteso di dare esecuzione alla stessa sentenza, individuando una serie di parcheggi gratuiti nelle Blu Aree di San Fruttuoso, Marassi, Staglieno e Bassa Val Bisagno, dove erano solo parcheggi a pagamento, e di non modificare la disciplina della Blu Area di Albaro, sul presupposto che questa non avesse formato oggetto della precedente sentenza in quanto, fin dall’origine, nella stessa era stata individuata una parte di parcheggi gratuiti (sotto quest’ultimo profilo il Comune di Genova e la Soc. Genova Parcheggi S.p.a., nei ricorsi in appello proposti per la riforma della sentenza 289/2012, hanno spiegato uno specifico motivo di gravame)”.

Con il proprio ricorso per ottemperanza, AVAL ha contestato la nuova disciplina e così anche l’affermazione per cui la Blu Area di Albaro non fosse interessata dall’annullamento giurisdizionale, tra l’altro avendo uno specifico interesse ad un potenziale luogo di parcheggio gratuito nelle immediate vicinanze del mercato di Piazza Palermo.

“Nella sentenza 377/2013, sotto questo specifico profilo, si legge “il collegio ritiene di non poter consentire con le domande dell’amministrazione resistente e della società controinteressata, laddove queste chiedono dichiararsi sin d’ora erronee talune statuizioni contenute nella sentenza 15.2.2012 n. 289, nella parte in cui sarebbero state travisate le situazioni esistenti dei parcheggi in determinate aree della città – si legge ancora nella lettera – Non vi è dunque dubbio che, a fronte della sentenza esecutiva 1 marzo 2013 n. 377, dovesse essere subito sospesa la disciplina della Blu Aree di Albaro, così come è stato fatto per quelle di San Fruttuoso, Marassi, Staglieno e Bassa Val Bisagno. Questo peraltro non è illecitamente avvenuto ed impone l’intervento del Commissario ad acta”.
La lettera dell’avvocato è composta da ben 5 pagine in cui vengono elencati tutti i doni della questione e spiegata la motivazione della richiesta di commissariamento.

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