Cronaca

Violenza, in Provincia si parla degli aiuti per le vittime con Alessandra Pauncz

provincia genova
Foto d'archivio

Genova. Dalla violenza non ci si salva da sole: per liberarsi dai mostri e guarire le proprie ferite alle donne servono tutto il sostegno e l’aiuto possibili ed è vitale che oltre a garantire e rafforzare i servizi a tutela delle vittime, la società sappia introdurre strumenti e metodi adeguati per affrontare e trattare anche l’oscura realtà degli uomini che odiano le donne: quelli che maltrattano, aggrediscono, umiliano, massacrano. Per fermare le loro violenze e farli tornare
persone.

A questi temi è dedicato – mercoledì prossimo, 10 aprile, alle 17 in Provincia (sala del Consiglio, Palazzo Doria Spinola, largo Eros Lanfranco 1) l’incontro con Alessandra Pauncz, psicoterapeuta da vent’anni impegnata sulle violenze contro le donne e fondatrice nel 2009 a Firenze del primo centro di ascolto per gli uomini maltrattanti in Italia, che presenterà il suo libro “Trasformare il potere.

Come riconoscere e cambiare le relazioni dannose. “All’incontro, aperto dal
commissario straordinario della Provincia, Piero Fossati e coordinato da Cristina Oddone dell’Università interverranno Elena Fiorini, assessore alla legalità e ai diritti del Comune di Genova, Marta Guglielmi del servizio organizzazione e sviluppo e ufficio pari opportunità della Provincia, Barbara Carpanini della direzione politiche sociali e promozione sociale del Comune di Genova, Silvia Cristiani, psicoterapeuta e coordinatrice del nuovo spazio dedicato al sostegno psicologico e accompagnamento al cambiamento degli uomini violenti e maltrattanti a Genova e Arturo Sica psicoterapeuta e presidente dell’associazione White Dove.

A Genova fulcro della rete per le vittime è il centro provinciale antiviolenza di via Mascherona, aperto quattro anni fa nelle intese tra Provincia, Regione, Comune e associazioni.

centro di via Mascherona ha già preso in carico oltre 700 vittime e può attivare consulenze legali, sostegno psicologico, gruppi di auto-aiuto, inserimento di vittime di violenza in strutture protette, informazione e raccolta dati sulle violenze. In convenzione con gli enti, ora è gestito dal Cerchio delle Relazioni, associazione nata nel 2007 che oltre a quelli di via Mascherona gestisce altri
servizi antiviolenza sul territorio.

Con il centro di via Mascherona e i contributi di Provincia e Comuni di Genova, Busalla e Campomorone il Cerchio delle Relazioni ha avviato anche il progetto Di.A.N.A. finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità nazionale, che offre nuovi servizi per rafforzare le attività antiviolenza. Tra questi, dal novembre scorso, i nuovi spazi per gli uomini maltrattanti, con accoglienza telefonica, colloqui psicoterapeutici individuali e gruppi di auto-aiuto, coordinati da Silvia Cristiani.

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