Cronaca

Vinitaly, Vinidamare e Ligura da bere, i vini liguri diventano grandi protagonisti: “Prodotti di nicchia ed eccellenza”

Liguria. I vini liguri diventano grandi protagonisti con tre eventi da non perdere per gli appassionati del settore e non solo. Si inizia con Vinitaly, a Verona dal 7 al 10 aprile, poi si prosegue con Vinidamare a Camogli il 19 e 20 maggio e infine con Liguria da bere alla Spezia, dal 28 al 30 giugno.

“Iniziative come queste servono per valorizzare i nostri vini a livello europeo e quest’anno sono ben 62 le imprese che partecipano, divise per provincia – dichiara Luciano Pasquale, presidente di Unioncamere Liguria – Il vino sta diventando un prodotto di nicchia e di eccellenza, presente anche sui mercati esteri e noi, insieme alla Regione, lo sosteniamo nella ricerca della qualità e nella ricerca di clienti in tutto il mondo”.

La crisi economica, ovviamente, ha toccato anche questo settore, ma nonostante tutto le imprese se la stanno cavando bene. “Le aziende hanno tanti problemi, la burocrazia e il sistema fiscale in primo luogo, ma se la cavano comunque piuttosto bene, anche grazie all’innovazione e alla volontà di aggredire nuovi mercati esteri, cercando un pubblico specializzato e raffinato”.

La Liguria, quindi, ama i suoi vini e le sue produzioni. “Oggi vogliamo far conoscere quali sono le nostre manifestazioni per promuovere i prodotti di qualità, a cominciare dalla nostra presenza al Vinitaly – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni Barbagallo – Gli stessi viticoltori, inoltre, propongono i propri prodotti all’estero e questo, in un momento di grande crisi economica interna, consente di aprirsi su nuovi mercati”.

Un passo importante per favorire la viticoltura è stata anche l’istituzione dell’Enoteca regionale. “Consente di promuovere meglio le eccellenze su tutti i mercati, visto che le nostre produzioni sono piccole, ma di grande qualità – conclude Barbagallo – Il settore è in crescita, con giovani che si interessano e si avvicinano alla viticoltura. Fattore che fa sperare bene per il futuro”.

Con la nuova legge regionale sulla Banca della terra, inoltre, alcuni terreni che verranno recuperati potrebbero essere vocati proprio alla viticoltura.

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