Politica

Unioni civili, Fiorini: “Consideriamo famiglie tutte le famiglie”. Sul registro, dopo Arenzano, pressing anche a Rapallo

regolamento unioni civili
Foto d'archivio

Genova. Ieri il registro delle unioni civili ha fatto il suo primo passaggio in Aula Rossa e intanto anche altre città della Provincia si stanno muovendo in questo senso.

“La prima commissione è andata molto bene perché è servita per approfondire le diverse sfaccettature di questa proposta della giunta al consiglio, per studiare dati e per ascoltare un variegato panorama di voci delle associazioni”, esordisce l’assessore Elena Fiorini.

In merito alla critiche avanzate, l’assessore non batte ciglio. “Dobbiamo ascoltare tutti – spiega – io posso essere d’accordo o meno, ma dobbiamo guardare nella sostanza questo provvedimento, che credo non indebolisca assolutamente la famiglia, ma anzi dia la possibilità al Comune di fornire tutta una serie di servizi in condizioni di parità di diritti anche alla coppie che non sono sposate”.

C’è qualcuno che pensa che queste unioni non sostengano la cosiddetta parte debole del rapporto. “Questo provvedimento fa quello che può, cioè quello che è in nostro potere per equiparare le coppie di fatto con quelle sposate. Però, come ho già ripetuto diverse volte, non significa creare un nuovo status – precisa Fiorini – in una situazione di crisi della famiglia, che può essere costituita da una coppia di conviventi come da due persone unite in matrimonio, ci sono delle precise regole con le quali ogni famiglia viene tutelata dall’autorità giudiziaria, ad esempio per l’assegnazione della casa coniugale e l’affidamento dei bambini. Quindi, questa materia non è comunque di competenza del Comune, in nessun caso”.

Il concetto che l’assessore vuole ribadire è forte e chiaro. “Noi consideriamo famiglie tutte le famiglie, cioè tutte le coppie legate da una relazione affettiva”. Intanto l’iter procede. Giovedì prossimo ci sarà un nuovo passaggio del registro in commissione e poi verrà portato in consiglio comunale, forse entro un paio di settimane.

Nel frattempo, però, anche altre città si stanno muovendo. Ad Arenzano il registro delle unioni civili è stato approvato circa un mese fa dalla maggioranza, mentre a Rapallo c’è chi continua il pressing.

“Dopo le dimissioni del consigliere comunale Gloria Barbetta, che si era resa disponibile per portare le istanze di tante famiglie di Rapallo all’interno del palazzo, facciamo un nuovo appello ai consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza per portare al prossimo consiglio comunale la proposta dell’istituzione di un registro per le coppie di fatto, premettendo che le unioni civili trovano un sicuro fondamento costituzionale”, scrive in una nota il Pcl.

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