Cronaca

Terrorismo e criminalità: Genova ricorda i suoi 16 servitori dello Stato uccisi

genova contro il terrorismo
Foto d'archivio

Genova. Le note dell’inno di Mameli e la lettura dei nomi dei 16 servitori dello Stato che dal dopoguerra hanno perso la vita a Genova per mano del terrorismo e della criminalità hanno aperto i lavori dell’assemblea provinciale dell’Unione nazionale mutilati per servizio (Unms) alla quale
hanno preso parte le istituzioni civili e militari di Genova.

“Celebriamo il lavoro svolto al servizio dello Stato e delle pubbliche amministrazioni – ha detto il vicepresidente nazionale dell’Unms Piero Floreani -, il sacrificio di tanti lavoratori dello Stato per la collettività”.

Questi i 16 nomi dei servitori dello Stato genovesi caduti al lavoro, per mano del terrorismo o della criminalità: il maresciallo maggiore Felice Maritano, l’appuntato di pubblica sicurezza Giuseppe Verducci, il procuratore generale della Repubblica Francesco Coco, il brigadiere di pubblica sicurezza
Giovanni Saponara, l’appuntato carabinieri Antiaco Deiana, il brigadiere carabiniere Ruggero Volpi, il commissario capo di pubblica sicurezza Antonio Esposito, il maresciallo dei carabinieri Vittorio Battaglini, il carabiniere Mario Tosa, l’appuntato carabiniere Antonino Casu, il tenente colonello
Emanuele Tuttobene, il maggiore dei vigili del fuoco Rinaldo Enrico, il maresciallo capo di pubblica sicurezza Ettore Carla’, il carabineiri Antonio Fois, il capo vigili del fuoco Giorgio Lorefice, il generale Luigi Damondo, il maresciallo carabiniere Rinaldo Rinaldi.

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