Genova. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Genova, Merlo, Carta e Parentini, hanno condannato Luca Risso, il compagno di Kharima el Mahroug (in arte Ruby Rubacuori), a un anno, con pena sospesa grazie alla condizionale.
Risso, che dovrà pagare anche 4 mila euro di multa è stato assolto dal reato di pedopornografia, ma condannato per la detenzione nel suo pc di materiale pedopornografico, ovvero il video della ‘festa fetish’ svoltasi il 22 ottobre 2010 in un locale genovese di cui Risso era proprietario e dove Ruby, minorenne, si era esibita con pose ritenute osé.
Il pm di Genova Luca Scorza Azzarà aveva chiesto per lui 4 anni e 8 mesi di reclusione e 24 mila euro di multa.
A Luca Risso era stato contestato il fatto di avere memorizzato le foto di Ruby scattate durante lo spettacolo in un suo computer che era stato poi sequestrato. A questa contestazione l’imputato aveva riferito in aula che a inserirle era stata Ruby perché lui non è capace di aprire i file, cosa che aveva confermato anche Ruby quando era stata ascoltata al processo.
Risso aveva anche asserito che non voleva che la ragazza si esibisse perché era geloso. “Quando l’ho conosciuta – aveva detto – si era presentata come ventitreenne e solo dopo seppi che era minorenne”. La stessa Ruby, sentita come teste, aveva detto di essersi esibita di sua iniziativa perché voleva far ingelosire Risso.
Versione ribadita anche dall’avvocato Alessandro Vaccaro, difensore di Risso, che aveva dichiarato che “Ruby si era esibita di sua iniziativa e che, quindi, la contestazione del reato che punisce chi organizza quegli spettacoli è inesistente”. Per quanto riguarda le foto, il legale ha riferito che era stata Ruby a scaricarle e a inserirle sul suo profilo su face book per la sua mania di esibizionismo.