“Quattro passi fuori porta”: le antiche vie del genovesato simbolo della cultura del territorio

Angelo berlangieri

Genova. Comunità locali e interessi globali. Nel campo della promozione e dell’incoming del turismo, in Liguria, la parola d’ordine è questa.

“Bisogna essere capaci di mettere al centro dell’ attenzione l’identità e la cultura dei luoghi e del territorio , bisogna avere un timbro di voce che nel mare della comunicazione si distingua in mezzo agli altri. La Liguria va in questa direzione”, ha spiegato l’assessore al Turismo Angelo Berlangieri commentando l’iniziativa editoriale “Quattro passi fuori porta”, percorsi nell’entroterra genovese a cura del Rotary Club Golfo di Genova, presentata in mattinata nella sede della Regione Liguria.

Le prime tre guide presentate ( altre tre sono in preparazione) dal presidente Rotary Club Golfo di Genova Mauro La Luce e dalla curatrice del progetto Anna Maria Parodi e da Maria Linda Falcidieno, direttore Dipartimento Dsa Scuola Politecnica dell’Università di Genova, sono : La via dell’Ardesia, la via dell’acqua e la via dell’argento.

La via dell’ardesia (Lavagna e la Fontanabuona , Cicagna Ecomuseo dell’ardesia)

racconta i sentieri delle valli che scendevano su Lavagna percorsi dalle donne “lavagnine”- a piedi nudi, tenendo in equilibrio sul capo le pesanti lastre di pietra destinate all’imbarco sulle navi.

La via dell’Acqua comprende ‘’acquedotto della val Bisagno da Prato al Porto Antico, filtri, ponti e sifoni. E’ l’acquedotto che approvvigiona la città di Genova, un libro aperto sulla storia della città. Il percorso passa attraverso tracce storiche –romane e poi medievali- per seguire poi il tracciato odierno del sistema idrico cittadino.

La via dell’Argento (Campoligure, la lavorazione e il museo della filigrana Carlo Bosio, ) ruota attorno alla lavorazione della filigrana. Una tecnica artistica, di origine orientale, portata in Italia dagli etruschi che consiste nel sapiente intreccio di sottilissimi fili d’oro e d’argento, interamente lavorati a mano a formare preziosi arabeschi. Oggi il maggior centro produttivo di questa antica tecnica è Campo Ligure dove gli artigiani restano gli unici detentori di un antico sapere tramandato solo per via orale e dove Il civico Museo della filigrana Pietro Carlo Bosio”rappresenta il principale centro europeo di documentazione sulla filigrana.

Parteciperanno l’assessore al Turismo e Cultura della Regione Liguria Angelo Berlangieri, Maria Linda Falcidieno, direttore Dipartimento Dsa Scuola Politecnica dell’Università di Genova, il presidente Rotary Club Golfo di Genova Mauro La Luce e la curatrice del progetto Anna Maria Parodi.

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