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Liguria: in 10 anni raddoppiate istituzioni no-profit. Genova fanalino di coda

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LIGURIA: NEGLI ULTIMI 10 ANNI RADDOPPIATA LA PRESENZA DI ISTITUZIONI NO-PROFIT
In Liguria, negli ultimi 10 anni, è più che raddoppiata la presenza di istituzioni no-profit con in testa Imperia e Genova fanalino di coda. A rilevare il dato è una ricerca realizzata da DAS Assicurazioni, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, in occasione del lancio della polizza Difesa Associazione, che offre la tutela legale ai membri del consiglio direttivo e agli iscritti delle associazioni sportive e di volontariato.

Imperia e Savona, rispettivamente con un’istituzione no-profit ogni 105 e 106 abitanti sono le due province della Liguria che registrano la maggiore densità di associazioni senza scopo di lucro. A livello nazionale si collocano rispettivamente al 23° e al 25° posto.

Alle spalle troviamo La Spezia che conta un’istituzione ogni 114 abitanti, collocandosi al 42° posto nella graduatoria delle province italiane. Proprio Genova, il capoluogo di regione, risulta la meno virtuosa. Con una densità di un’associazione sportiva e di volontariato ogni 119 abitanti è ultima in Liguria e si colloca al 52° posto nel ranking nazionale. Mediamente in tutta la Liguria la densità di istituzioni no-profit è pari a 1 ogni 119 abitanti.

“La nostra polizza, dedicata al mondo del no-profit – afferma Roberto Grasso, direttore generale e amministratore di DAS Italia – vuole essere un contributo a quella rete solidale e sociale che sostiene le fondamenta del nostro Paese. Avvicinandoci a questa realtà ci siamo resi conto che tutte le persone impegnate in quest’ambito, oltre al tempo che impiegano, spesso senza fini di lucro, rischiano in prima persona di trovarsi coinvolte in questioni di natura legale”.

A livello nazionale siamo passati da un rapporto di 1 organismo ogni 242 abitanti del 2001 a una densità di 1 ogni 132 del 2011, per un totale di oltre 451 mila istituzioni no-profit. Negli ultimi 10 anni il no-profit è diventato appannaggio delle regioni dell’arco alpino, con in testa la Valle d’Aosta (1/68 nel 2011), il Trentino-Alto Adige (1/75 nel 2011) e il Friuli Venezia Giulia (1/95 abitanti nel 2011). Confermano la loro vocazione al sociale le regioni del centro: Umbria (1 ogni 98 abitanti nel 2011) Marche (1 ogni 104 nel 2011) e Toscana (1/109 – 2011). La regione meridionale con la maggiore densità di istituzioni no-profit è la Basilicata (1 ogni 122 abitanti nel 2011).

Dieci anni fa la Lombardia era la regione migliore con una densità di 1 associazione sportiva o no-profit ogni 95 abitanti, salita a 1/153 nel 2011 con un peggioramento del 37%. Precedono di poco la Lombardia, Calabria (1/147 abitanti), Sicilia (1/144) e Lazio che rispecchia in pieno la media nazionale. La Campania è, secondo le elaborazioni di DAS, la regione italiana con la più bassa densità di associazioni no profit.

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