Economia

“Inaccettabile” e “libro dei sogni”: da Tursi all’assemblea dei lavoratori, la lunga giornata del piano Amt

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Genova. La lunga giornata di Amt è solo all’inizio. Prima la presentazione in commissione del piano industriale da parte del management all’Aula Rossa, ribattezzato “piano shock” per la presenza di oltre 400 esuberi, di cui la metà riguardano autisti, e per la gravità in cui versa il bilancio dell’azienda genovese, a un passo dal baratro.

Quasi in contemporanea è arrivata anche la comunicazione dei Consumatori sulle tariffe integrate, domani al centro dei lavori del consiglio comunale. Tra le associazioni e Tursi si è consumata la rottura per via di aumenti troppo elevati rispetto a quanto concordato. Il tutto alla vigilia dell’assemblea dei lavoratori che si terrà questa sera alle 21, un’assemblea che si preannuncia “bollente”.

Anche per questo “quella di oggi è stata una giusta comunicazione di azienda e giunta – spiega il presidente di Commissione, Gianpaolo Malatesta – per approfondire il tema, e non per dare alcun indirizzo politico. Finché è aperto il tavolo della trattativa sindacale – è il ragionamento dei consiglieri Pd – l’organismo di controllo non può intromettersi”, altrimenti si rischierebbe “di amplificare le ragioni di una parte piuttosto che dell’altra”.

Opposta la visione del M5S che oggi ha sottolineato la mancanza di un piano di sviluppo da parte di Tursi, senza il quale il piano industriale resta vano come la letterina di Babbo Natale. “Piano industriale e valorizzazione aziendale possono procedere su due binari distinti”, la replica di Malatesta.

Parla invece di “libro dei sogni”, Lilli Lauro capogruppo Pdl a Tursi. “In tutti questi anni i diversi sindaci non hanno mai portato a termine nulla – spiega Lauro – prima c’è stata l’era Pericu con i filobus, poi l’era Vincenzi con la tramvia e infine ora con Doria assistiamo all’era Metro. Un libro dei sogni, in cui si parla di nuove estensioni della metropolitana quando per fare una fermata ci abbiamo messo secoli, e senza spiegare come faranno ad aumentare gli interscambi in tempi di tagli delle corse. Quello che mi è parso di capire è che l’unica filosofia sia quella del ‘facciamo presto ma l’ultimo chiuda la porta’”, conclude Lauro che domani annuncia battaglia sulla revisioni del biglietto integrato. “Anche in questo caso hanno detto una cosa e ne hanno fatto un’altra”.

Ma prima di domani “ha da passare la nottata”, ovvero l’assemblea dei lavoratori Amt. “Spiegheremo cosa è successo – annuncia Camillo Costanzo, Filt Cgil – nell’incontro con l’azienda e il sindaco Doria, dopo di che ci muoveremo per trovare soluzioni alternative a un piano industriale irricevibile”.

Il clima, questa è l’unica certezza al momento, sarà “incandescente”. “I lavoratori sono sfiduciati, stufi e molto arrabbiati, sono quattri anni che ci vengono chiesti sacrifici ma senza mai vedere la fine del tunnel. Inoltre non c’è credibilità nell’azienda, gli accordi cambiano sempre cammin facendo, come successo per la cassa integrazione fino a dicembre”. Non sono neppure escluse nuove iniziative prima dello sciopero ufficiale del 23 aprile. “Ci sarà molta rabbia stasera, servirà buon senso e molta calma, difficile però fare ragionare i lavoratori sulla base di queste condizioni. Le lotte servono per salvare il posto di lavoro, mantenere l’azienda pubblica e garantire il servizio ai cittadini, ma se qualcuno lavora per il Re di Prussia non ha fatto bene i conti: il privato vuole guadagnare e non salverà l’azienda”.

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