Genova Il colloquio di un’ora che ha avuto negli spogliatoi del San Paolo di Napoli con mister Davide Ballardini e il direttore sportivo rossoblù Rino Foschi non è evidentemente bastato a Enrico Preziosi. Il presidente del Genoa aveva ancora qualcosa da dire e questa volta ha deciso di esternare i propri pensieri direttamente alla squadra.
Ieri è arrivato al Signorini di Pegli, ha raggiunto gli spogliatoi. Lì è rimasto per almeno un’ora. Sono emerse perplessità e preoccupazioni, inevitabili quando si vive una stagione come questa, quando c’è da affannarsi per evitare brutte sorprese. Ma ovviamente, a pochi giorni dalla stracittadina con i rivali di sempre, sono arrivate anche parole di stimolo, di conforto. Il numero uno rossoblù ha voluto caricare la squadra, darle fiducia.
Una prima iniezione di carica e coraggio, la seconda arriverà nella seconda meà della settimana. L’ennesima capatina al Pio di Preziosi è già stata segnata in agenda. Certo, quando il calendario dice che il Ferraris ospiterà la partitissima c’è ben poco da dire. Al derby si arriva carichi a molla a prescindere.
Più che le giuste parole servono i giusti giocatori. A quello dovrà pensare mister Ballardini che sta ancora studiando l’undici titolare da spedire in campo. In ballo ci sono un paio di situazioni da decifrare. La prima è quella legata alle condizioni di Juaraj Kucka. Lo slovacco, in un primo momento dato fuori causa al 100%, sembra poter recuperare in tempo per domenica. Ufficialmente non si è pronunciato nessuno ma dagli spogliatoi trapela un certo ottimista. E con lui a centrocampo sarebbe tutta un’altra musica.
Si passa quindi al capitolo Marco Rossi. Il capitano è reduce da un lungo stop, sicuramente non è al top della condizione. Ma i compagni hanno bisogno di lui, dei suoi polmoni, della sua esperienza e della sua grinta. Il numero 7 ha messo sul campo d’allenamento tutto quello che ha, da capitano vero non ha nessuna intenzione di marcare visita nel giorno più importante della stagione.