Genova. “Grazie a tutti coloro che vorranno seguirmi (e consigliarmi). Comincia ora una sfida bellissima e difficile. Al servizio del Paese”. Sono i primi tweet attribuiti a Enrico Letta, a cui oggi il presidente Napolitano ha affidato l’incarico di formare il nuovo governo. Salvo poi scoprire che l’account non era quello ufficiale come ribadito dallo stesso Letta.
“Credo che l’Italia in questo momento debba tornare al principio di realtà per affrontare e risolvere le molte emergenze in atto, prima tra tutte quella del lavoro e del sostegno a chi lo cerca, a chi lo ha perso o lo sta per perdere – ha commentato la senatrice Pd, Roberta Pinotti-. Ritengo dunque che la notizia dell’ incarico a Enrico Letta sia molto positiva e che il Capo dello Stato abbia fatto una buona scelta, che esprime competenza, esperienza ma anche il rinnovamento di un significativo ricambio generazionale”.
Ma le acque in casa dei democratici sono tutt’altro che calme. Stamani l’europarlamentare Sergio Cofferati sul “Blitzquotidiano” rilegge l’ultima drammatica settimana in casa Pd, dalla mancata elezione di Marini al “Governo Pd Pdl Scelta Civica”, e conclude tranchant: “Opportunismi, tatticismi, demagogia e minimalismo. Valori niente, identità nessuna. È questa la sinistra riformista? In fondo al cuore spero di no. E in ogni caso non mi rassegno a che lo sia”.
Il parlamentare Luca Pastorino, contravvennendo da subito alla linea di partito, ha votato prima Stefano Rodotà al posto di Marini, poi Prodi e infine non ha votato Napolitano “È stata la scelta più difficile della mia vita” aggiugendo che “Quando si presenterà alle Camere, non voterò la fiducia a nessun governissimo di larghe intese”. Sull’aventino da giorni, Pastorino è in linea con il collega Pippo Civati, di cui oggi condivide anche l’ultimo post. Riprendendo l’aut aut lanciato dal capogruppo Speranza, Civati (e Pastorino) termina: “E quando si cambia posizione, sempre che si sia cambiata, bisogna almeno mostrarsi un po’ critici e sofferti: a meno che, appunto, l’alleanza con il Pdl, perché di questo si tratta, non sia ritenuta auspicabile. Per me non lo è. Sono fuori dal Pd?”.
Alcuni segnali distensivi invece arrivano da casa Pdl. Il consigliere regionale Roberto Bagnasco con un tweet commenta il nuovo Premier: “Enrico #Letta Equilibrio e cambiamento generazionale. Ora tocca ai Partiti mantenere gli impegni”.
Spostando l’asse a sinistra, botta e risposta “nostrano” Sel-Pd, tra il presidente di Municipio Centro Est, Simone Leoncini e il presidente Pd, Alberto Villa. “Con Letta c’è da aspettarsi una forte continuità con il Governo Monti. Della serie recessione continua…”, twitta Leoncini, esprimendo la frattura ormai consumata tra Pd e Sel.
“@SimoneLeoncini dai!! comprendo le perplessità ma dobbiamo avere fiducia che qst volta nn si può sbagliare! ok opposizione ma “contributiva”, risponde a stretto giro Alberto Villa.
Alle 17.30 il direttivo del Pd al circolo del Cap si preannuncia caldo.