Genova. Il candidato Pd per la Presidenza della Repubblica è Romano Prodi. I democratici ritrovano così l’unità dopo che, nelle scorse ore, sembrava perduta e le voci di possibili scissioni si facevano sempre più insistenti.
Tramontata forse definitivamente l’ipotesi di un accordo con il Pdl (più volte nei giorni scorsi Berlusconi aveva escluso categoricamente l’ipotesi del Professore), il Pd punterà ad eleggere Prodi dalla quarta votazione, quando il quorum necessario si abbasserà.
Dagli esponenti liguri dei democratici, intanto, arriva un coro di consensi, speculare a quello che aveva bocciato l’ipotesi Marini.
“Alla terza votazione – scrive Mario Tullo – voteremo ancora scheda bianca, alla quarta voteremo Romano Prodi, proposta approvata all’unanimità”.
“Prodi. All’unanimità. L’unità – comunica invece Giovanni Lunardon – è ricomposta”.
“La credibilità – prosegue – bisognerà riconquistarsela passo dopo passo. Non sarà facile. Quanto al coraggio di innovare, ce ne vorrebbe molto di più. Dopo la tragica giornata di ieri comunque un bel passo avanti”.
Mentre l’assessore regionale Raffaella Paita twitta entusiasta “Finalmente una buona notizia: #Prodi!”.
Claudio Burlando consegna invece ai suoi followers, una lapidaria parola in inglese: “Proud”. La risposta non si fa attendere: “i’m proud too – scrive Enzo – grazie presidente”.
Più elaborato, infine, il commento di Anna Giacobbe, neoeletta in Parlamento. “In questi giorni abbiamo fatto errori, gravi; ieri abbiamo provato a riaprire una possibilità, una speranza. Molto del danno è fatto, lo so, ci vorrà tempo e qualche scelta netta, nei gruppi dirigenti. Non c’è solo Rodotà che può fare bene il presidente della repubblica. Oggi è diventato un’icona, per le sue qualità, ma anche per i nostri errori. Prodi può fare meglio”.