Politica

Da Snoq Genova un appello al presidente Napolitano: “Aggiungere donne competenti al gruppo di ‘saggi'”

se non ora quando
Foto d'archivio

Genova. Dal capoluogo ligure parte un forte appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A lanciarlo, con una lettera, è il comicato genovese Senonoraquando, che chiede di aggiungere donne competenti e autorevoli al gruppo di “saggi” incaricati di avviare le riforme essenziali per il Paese.

“Affinché vengano rappresentate realmente le esigenze dell’Italia, crediamo che sia doveroso e necessario rammentare che il 52% della popolazione italianaè costituita da Donne. E’ una questione di responsabilità – si legge nella lettera – Constatiamo invece con disappunto che tra i dieci “saggi” non compaiono né donne (il 52% degli italiani), né persone di età più giovane (gli under-50 costituiscono il 60% della popolazione). E’ necessario rispecchiare il Paese e integrare coloro che portano prospettive e sguardi differenti in grado di dare spinte nuove al Paese: le Donne e le persone sotto 30-40-50 anni”.

“Le elezioni hanno dimostrato che le elettrici e gli elettori italiani sono stati in grado di riformare il Parlamento, che oggi è costituito per il 30% da donne e conta molti più giovani di quanti non ce ne siano mai stati nel passato, un primo passo avanti per tutte e tutti. Inoltre, le giunte di molte Regioni e Comuni sono governate oggi da donne e uomini e insieme. Genova ne è un esempio con 6 Assessore donne e 5 Assessori uomini più il Sindaco: una Giunta perfettamente al 50%”.

“Lo sguardo che deve guardare al futuro è però uno sguardo dialettico che si nutre delle differenze delle diverse componenti sociali. Così composta invece la selezione non rispecchia la realtà sociale del nostro paese ne il grande mutamento in atto. Pur nutrendo grande stima per Lei e riconoscendo le gravi difficoltà che deve affrontare per non fare naufragare questo nostro paese crediamo che si debba fare spazio a un pensiero diverso capace di interpellare anche le donne e i giovani per rendere credibile una conciliazione politica che ad oggi non sembra neanche all’orizzonte”, conclude Snoq Genova.

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