Genova. Uno sciopero proclamato per il prossimo 22 aprile e un incontro che ancora non c’è.
Una delegazione dei dipendenti del Comune di Genova ha allora tentato un blitz questa mattina a Tursi. “Sono sei mesi che chiediamo un incontro al sindaco – hanno spiegato -. Ora andiamo noi da lui”.
Tutto questo mentre Marco Doria è riunito con gli abitanti della zona franata in via Ventotene.
Rimane, intanto, lo sciopero, indetto per protestare contro “la riorganizzazione inefficace del personale portata avanti dall’ente al fine di risparmiare”.
“Viviamo quotidianamente una mancanza cronica di personale, il rischio di tagli salariali mentre l’amministrazione con meno risorse vorrebbe mantenere lo stesso livello di servizi al cittadino – hanno già denunciato i sindacati -. Venendo meno all’assunzione delle proprie responsabilità i dirigenti del Comune di Genova hanno affermato, spesso in colloqui individuali con i propri dipendenti, che se qualche diritto viene tolto e’ colpa dei sindacati, e che se qualcosa viene dato e’ merito loro, creando una situazione difficilissima per tutti”.
“Per recuperare risorse i sindacati hanno avanzato due proposte all’amministrazione: o confermare tutte le vecchie
posizioni organizzative, 304 figure lavorative a cavallo tra i funzionari e i dirigenti, non trasferite fisicamente di posto, riducendo il budget previsto da 3 a 2 milioni di euro. O azzerare le posizioni organizzative confermandone solo tre (una nell’area tecnica, una nell’area servizi e una nel Gabinetto del sindaco) con un conseguente risparmio di quasi 3 milioni di euro da confermare all’interno del fondo per tutti i dipendenti”.