Cronaca

Arresto Belsito, il pm: “Tentò di depredare il patrimonio della Lega”. E spunta uno yacht da 2,5 milioni intestato al figlio di Bossi

belsito

Milano. Francesco Belsito “da tesoriere ha tentato di depredare il patrimonio della Lega [..] e ha interpretato il ruolo di uomo politico con l’unica finalità di approfittare delle opportunità che tale qualifica gli offriva”. Sono le osservazioni dei pm di Milano contenute nell’ordinanza del gip di Milano che oggi ha portato in carcere l’ex tesoriere della Lega, Stefano Bonet e Romolo Giradelli. Ricercato Stefano Lombardelli, ingegnere genovese ed ex impiegato all’ufficio commerciale di Fincantieri al momento all’estero.

Nell’ordinanza si fa riferimento a una nota di polizia giudiziaria del 3 ottobre scorso, secondo la quale l’espulsione di Belsito dalla Lega “ha tutt’altro che interrotto il criminoso e criminogeno rapporto tra il medesimo Belsito e Girardelli, da ultimo incentrato sulle questioni relative a uno yacht”. Si tratta di uno yacht “del valore di 2,5 milioni di euro, che Riccardo Bossi, figlio di Umberto Bossi, avrebbe a suo tempo acquistato avvalendosi di un prestanome grazie a un’ulteriore appropriazione indebita di Belsito”.

La stessa nota, chiarisce il gip, “fa emergere pure che Belsito tuttora intrattiene poco trasparenti rapporti d’affari con un’esponente della Lega Nord di Chiavari, tale Dujany Sabrina”. Il gip sottolinea, infine, per i quattro arrestati il “concreto e fortissimo pericolo di reiterazione dei reati”.

A proposito della figura di Sabrina Dujany, la Lega Nord – Liguria precisa che “è stata espulsa dalla Lega in data 24 aprile 2012, quale primo atto del direttivo ligure presieduto dal neo-eletto segretario nazionale Sonia Viale”.

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