Genova. Risanamento, difesa e infine rilancio della mobilità urbana su gomma. Un proposito quantomai ambizioso, specie in tempi di tagli e di bilanci in profondo rosso. Amt, l’azienda di trasporto pubblico genovese, ha appena presentato un piano industriale lacrime e sangue da cui partirà, nelle prossime settimane, la trattativa con i sindacati.
Intanto, però, il gruppo Idv in consiglio comunale presenta un piano alternativo in otto punti per salvare Amt. Le proposte saranno inviate nelle prossime ore al sindaco Doria e alla sua giunta.
“Aumentare il costo del biglietto e tagliare il servizio non è la ricetta per salvare Amt – ha detto Stefano Anzalone, capogruppo di Idv a Tursi -. L’Idv propone di istituire un’agenzia speciale provinciale sul trasporto pubblico locale (risparmio stimato in 7 milioni di euro di Iva), conferire una parte di patrimonio immobiliare del Comune di Genova per consentire l’aumento di capitale sociale dell’azienda (autorimesse e altro per 40/50 milioni di euro) e accorpare la società Genova Parcheggi con Amt”.
“Dobbiamo poi – ha continuato Anzalone – rinnovare il parco mezzi con l’estensione delle linee elettriche, arrivare al blocco totale degli straordinari, delle assunzioni e dei premi ai dirigenti”.
Un ultimo punto riguarda le riparazioni dei mezzi: “Vogliamo – ha concluso Anzalone – realizzare un grande centro riparazioni non solo per Amt, ma per tutte le aziende del Comune e per i privati, che possa abbattere i costi di manutenzione e diventare un punto di riferimento all’avanguardia nel settore”.