Genova. E’ cominciato da poco nella sede di Amt un nuovo incontro tra azienda e sindacati per tentare di raggiungere sul fil di lana l’accordo che dovrebbe da un lato salvare l’azienda dal fallimento, dall’altro evitare i 430 esuberi contenuti dal piano industriale di Amt, congelato dal sindaco Doria fino a fine mese.
Come ha ribadito martedì scorso in aula il sindaco, placando a fatica l’ennesima protesta dei lavoratori in aula rossa, l’accordo per salvare l’azienda dovrebbe prevedere ammortizzatori sociali, mentre il Comune ha confermato l’impegno da circa 30 milioni di euro per Amt nel bilancio 2013. Aperture del Comune ci sono state sulla ricapitalizzazione, sulla patrimonializzazione e sull’agenzia regionale unica del trasporto pubblico, che dovrebbe rendere più efficiente il tpl contenendo anche i costi. Un’intesa non facile quella che i sindacati vorrebbero firmare, perché dovrà sottoposta a un referendum tra i lavoratori a cui verranno chiesti “sacrifici”: se il referendum venisse bocciato, per l’azienda di trasporto pubblico genovese potrebbe essere davvero la fine.
E sul difficile accordo si innesta la questione del biglietto integrato, con il clamoroso voto in aula rossa di un paio di settimane fa, dove è passato un emendamento del m5s votato anche da quattro consiglieri del Pd che ha introdotto un biglietto solo bus a 1,50 euro, mentre l’integrato sale a 1,60. E’ evidente che la doppia tariffazione porterà per Amt a un introito minore che l’azienda ha stimato intorno agli 800 mila euro. Cifra “pesante” in un momento in cui ogni euro sembra avere un valore incommensurabile. E la giunta, se l’intesa tra azienda e sindacati andrà a buon fine, dovrà riportare in aula le tariffe, tentando di “convincere” i dissidenti (e pare che in parte ci sia riuscita) che il doppio biglietto non è sostenibile per Amt e rischierebbe di far saltare il tavolo.
Anche per questo l’azienda ha deciso di far partire i rincari dal primo maggio (mercoledì) solo per gli abbonamenti mentre il biglietto singolo treno+bus resta per ora a un 1,50 euro, in attesa di ciò che accadrà via Bobbio.
Da mercoledì quindi, gli utenti che dovranno rinnovare un abbonamento si troveranno di fronte ad aumenti piuttosto consistenti. L’abbonamento settimanale passa da 16 a 17 euro, il mensile da 43 a 36 euro, l’annuale sale a 395 euro, quello under 14 costerà 240, 256 quello under 26 (solo per chi ha isee inferiore a 20 mila euro). 345 euro l’anno costerà anche l’abbonamento annuale per over 65 che hanno isee fino a 20 mila euro. Rincara anche l’abbonamento aziendale che costerà 365 euro. Tutti i titoli in questione restano “integrati”, cioè consentono di utilizzare anche il treno nella tratta urbana.
Ovviamente gli abbonamenti annuali appena rinnovati manterranno la loro validità, mentre gli abbonamenti settimanali già acquistati (o acquistati fino a maertedì) potranno essere utilizzati per tutta la prossima settimana.