Genova. “1° maggio, non c’è festa senza lavoro”, è il messaggio che il Comune di Genova ha voluto lanciare quest’anno in occasione della festa nazionale attraverso un manifesto ad hoc.
La celebrazione del 1° maggio, cioè, deve fondarsi “sul sincero riconoscimento della situazione di crisi”. Disoccupazione, licenziamenti, precarietà e cassa integrazione, i casi drammatici si moltiplicano. Inoltre, le gravi difficoltà finanziarie degli enti locali mettono a rischio anche le aziende pubbliche di servizio.
“Nel manifesto vengono richiamate le condizioni principali per ridare fiato allo sviluppo, in coerenza con quanto più volte affermato dall’Amministrazione comunale e dall’Anci – si legge sul sito del Comune – una politica nazionale per i settori strategici dell’industria e della portualità; un piano di opere pubbliche, in particolare per il riassetto idrogeologico del territorio; un potenziamento delle risorse degli enti locali per salvaguardare i servizi e consentire investimenti”.