Un buon Genoa sbatte sulla Roma: 3 a 1 e qualche rimpianto

marco borriello

Roma. Posta in gioco alta, all’Olimpico, nella sfida tra Roma e Genoa. I giallorossi per agganciare un’insperata zona Champions. Il Genoa che vuole allontanare la zona retrocessione e dare continuità agli effetti della cura Davide Ballardini.

Frey in porta, Bovo, Portanova e Moretti nella linea dei tre in difesa, Antonelli, Vargas, Tozser, Kucka, Pisano a centrocampo, davanti Bertolacci dietro Borriello. Dalla formazione che ha conquistato buoni risultati in queste ultime giornate, Granqvist e Matuzalem out per squalifica, Manfredini per infortunio.

Schermaglie iniziali con Roma compassata e Genoa attento. I giallorossi si affidano ai lanci lunghi, ma la difesa rossoblù se la cava bene su Osvaldo. Il primo tiro verso la porta arriva al 4’: tiraccio di Kucka sopra la traversa. Si ripete al 7’ e questa volta Stekelenburg deve distendersi sulla sua sinistra per sventare il pericolo. Dal calcio d’angolo Vargas poteva sfruttare meglio il cross capitatogli sulla testa. Dieci minuti di buon Genoa.

Il primo squillo targato Roma arriva al 12’, cross dalla trequarti che arriva sui piedi di Torosidis, taglio in mezzo all’area che non trova nessun compagno. Il secondo è decisivo: De Rossi si lancia in un uno contro tutti, lo ferma Bovo appena entrato in area. Tocco sul ginocchio, lieve ma abbastanza per decretare il rigore. Calcia Totti: 1 a 0.

Il Genoa accusa il colpo e rimane anestetizzato per qualche minuto. Si riprende con un calcio d’angolo da cui Bovo prova il gol della domenica con una girata al volo di sinistro. I rossoblù ricominciano a tessere le fila del gioco e obbligano la Roma ad affannosi recuperi difensivi collezionando 7 calci d’angoli a 0 nei primi 27 minuti. Nonostante le diverse torri che ha a disposizione la squadra di Ballardini non trova mai il colpo vincente.

Al 32’ eccezionale azione Bertolacci, Borriello, Bertolacci: colpo di testa, volo di Stekelenburg che devia ancora in calcio d’angolo. Da calcio da fermo, mischia da cui emerge Bertolacci che calcio però senza cattiveria verso il portiere olandese che blocca a terra.

Il Genoa rimane in pressione: al 36’ punizione di Bovo calciato sulla barriera. Il risultato però è solo quello di arricchire il numero dei calcio d’angoli: 10 a 0.

Al 40’ grande anticipo di Bovo su Osvaldo, appoggio a Vargas, giocata su Boriello che viene abbattuto da Burdisso. Rigore. Calcia lo stesso Boriello: 1 a 1.

Nonostante il gol il Genoa preme talmente da dare alle statistiche del match quasi l’impronta di un assedio: al 45’ è Bertolacci che guadagna il fondo in maniera pericolosa, ma la Roma sventa ancora in calcio d’angolo.

Fine primo tempo, pareggio che va stretto ai rossoblù.

Il secondo tempo riprende con lo stesso canovaccio: il Genoa offre buone trame e la Roma che vive di qualche fiammate dei singoli. Al 47’ ottima azione manovrata dei rossoblù, ma Tozser sbaglia l’ultimo passaggio a favore di Vargas.

La Roma sembra più aggressiva e il Genoa perde leggermente le misure tra i reparti. Al 53’ cross di Torosidis che arriva sul sinistro di un Osvaldo lasciato solo da Pisano, ma l’argentino cicca.

Al 57’ azione solitaria di Lamela fermato in calcio d’angolo da Bovo. Dalla bandierina svetta il giovane Romagnoli in mezzo a un Frey spaesato e un disattento Antonelli: 2 a 1 per la Roma. Peccato.

Ballardini tenta il tutto per tutto: dentro Immobile e Jorquera, fuori Tozser e Pisano. Arrivano sui piedi di Immobile un paio di buone verticalizzazioni, in entrambi i casi il guardalinee sancisce il fuorigioco, in entrambi i casi comunque Immobile sbaglia.

La partita si fa più brutta, il Genoa non molla ma non ha più quel raziocinio che aveva contraddistinto il suo gioco durante il primo tempo. La più grande occasione il Genoa la crea al 70’: ottima giocata di Kucka, palla per Immobile, pericoloso taglio in mezzo. La Roma sbroglia.

Al 77’ ancora da calcio d’angolo, ottima giocata di Kucka che obbliga alla parata decisiva Stekelenburg. Sull’azione seguente, scaramucce con Totti che gli valgono la seconda ammonizione. Genoa in dieci per l’ultimo quarto d’ora del match.

Ballardini mette dentro anche Rigoni. Il Genoa ridotto in dieci è però più spento e non riesce più a trovare con continuità quelle giocate con cui ha dominato nel primo tempo. La partita si chiude con una grande giocata di Totti che trova Perrota appena entrato al posto di Osvaldo: 3 a 1.

Un ottimo primo tempo, un secondo tempo meno vivace. Il Genoa rimane a più cinque sulla terzultima e lascia un’impressione di solidità mai offerta prima in questo campionato.

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