Cronaca

Trasporto pubblico, vertice in Regione: “Tre bacini anziché uno, ma niente risorse aggiuntive”

amt rimessa cornigliano

Genova. Trasporto pubblico locale ancora una volta sotto i riflettori: questa mattina si è tenuto un vertice nella sede della Regione Liguria per trovare una soluzione che permetta di salvare le aziende di trasporto su gomma, a rischio fallimento.

A ventiquattr’ore da un nuovo incontro con i sindacati, però, i punti di difficoltà rimangono tutti sul tappeto. La legge dii riforma del trasporto pubblico, che dovrebbe creare un unico bacino regionale, sembra naufragare definitivamente: manca infatti il consenso da parte di tutti i protagonisti.

“E’ già previsto – ha spiegato Enrico Vesco, assessore regionale ai Trasporti – un primo passaggio in commissione, ascolterò le proposte e vedremo. La mediazione dei tre bacini può essere un punto su cui convergere. Oggi purtroppo sul bacino unico c’è un voto negativo del Cal e c’è anche una certa difficoltà a ricomporre una maggioranza in consiglio. Lo stesso sindacato non ha una posizione unanime: ci sono settori di lavoratori che non condividono la proposta del bacino unico”.

In attesa di capire se la proposta potrà avere seguito, la Regione deve affrontare le richieste dei sindacati che reclamano più risorse per il tpl. Punto che difficilmente troverà una risposta positiva.

“Il primo tema all’ordine del giorno non sono le risorse – ha ribadito l’assessore regionale al Bilancio Pippo Rossetti – ma la nuova legge. Abbiamo affrontato anche il tema delle risorse, ma è molto complicato e purtroppo da Roma non arrivano segnali confortanti. Al momento è difficile immaginare che ci siano risorse aggiuntive: non sapremmo dove prenderle, se non da altri settori già esausti. se non arrivano nuove risorse è difficile immaginare che noi possiamo produrle”.

Un tenue raggio di luce in una situazione molto complicata potrebbe però arrivare dalla discussione di domani riguardo alla riorganizzazione ed integrazione dei servizi. “Ne discuteremo e cominceremo da Genova – ha concluso Vesco -. Riorganizzare il servizio può servire a migliorare la qualità, risparmiando al tempo stesso”.

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