Genova. Due scioperi in pochi giorni per il trasporto pubblico ligure: domani la protesta a livello regionale, tra qualche settimana quella dei soli lavoratori Amt.
Domani a Genova il personale viaggiante incrocerà le braccia dalle 9.30 alle 17, mentre il resto del personale per tutto il turno. Nel Levante, invece, gli autobus si fermeranno dalle 9 del mattino alle 17 del pomeriggio.
Il tutto mentre l’assessore regionale al Trasporto Enrico Vesco, riguardo all’agitazione di domani, parla di una situazione già definita: “Per quanto riguarda la trattativa dell’aspetto economico la Regione è inamovibile e non credo che eventuali pressioni e manifestazioni in programma domani, possano aiutare o indurre a trovare risorse che oggi non sono nella disponibilità del bilancio regionale fissato a dicembre”.
Intanto, come preannunciato venerdì scorso, il vertice in Prefettura tra i sindacati e la dirigenza di Amt è finito con un nulla di fatto.
Rimane sul tappeto il buco di bilancio da 6 milioni di euro e la proposta dell’azienda di trasporto pubblico genovese di coprirlo intervenendo su liquidazioni e dalle buste paga dei lavoratori.
Nell’incontro odierno i sindacati si sono limitati a ribadire la loro netta contrarietà ad un simile provvedimento ed hanno riaffermato la propria preoccupazione per una situazione sempre più grave.
“La politica deve farsi carico di una situazione sempre più grave – attacca Antonio Cannavacciuolo, Uil-Trasporti -. Abbiamo sostenuto numerosi sacrifici, ma Amt ha sempre meno risorse e la situazione di crisi si ripresenta puntualmente ogni tre o quattro mesi”.
Ma, secondo Cannavacciuolo, i sacrifici i lavoratori li possono fare, a patto che si verifichino due precondizioni: “La prima è che vengano ritirate – continua – le delibere approvate a Palazzo Tursi che parlano di privatizzazione. Perché i lavoratori non possono pagare per risanare un’azienda per poi cederla, riorganizzata ed in salute, ad un privato”.
Serve poi un programma triennale “che permetta una gestione di medio periodo per guardare al futuro di Amt”.
In attesa di ciò, i sindacati si preparano allo sciopero. In queste ore le organizzazioni stanno concordando una data, probabile che il giorno prescelto sia il 22 marzo prossimo.