“Vicinanza e solidarietà ai consiglieri Regionali del Pdl colpiti da avviso di garanzia e al consigliere della Lista Biasotti Aldo Siri”. La ha espressa oggi a titolo personale il capogruppo Pdl Marco Melgrati.
“Esprimo a titolo personale la mia vicinanza ai consiglieri di centro-destra, contro i quali è stata orchestrata una vera e propria caccia alle streghe mediatica, soprattutto da parte di un quotidiano nazionale, che però si vende poco, solo in Liguria”, ha detto Melgrati.
“Ma di cosa stiamo parlando – scrive in una nota il capogruppo – Di alcuni errori nel depositare scontrini, del tenore di 80 e 150 euro, o di panettoni acquistati per donare un sorriso ai meno abbienti? Forse che le spese di rappresentanza devono avere come destinatari solo Politici, Giornalisti, Imprenditori? Non si può, o non si deve, destinarli a chi ne ha più bisogno? Io credo proprio di si, e stava e sta nelle maglie della regolamentazione della Legge Regionale.
Vedere in lacrime, questa mattina, uno stimato professionista, un padre di famiglia, da sempre impegnato nel sociale, che ha fatto della politica uno strumento di impegno anche a favore dei più deboli e dei bisognosi, mi ha fatto veramente male. E mi ha fatto ancora più male conoscendo Aldo Siri, prima di tutto un galantuomo.
Basta con questa delegittimazione della politica, di persone per bene, che hanno svolto e svolgono il loro ruolo con passione, dignità, capacità al servizio del cittadino. Un errore ci può stare, ma va ricondotto alla reale consistenza, poche decine di euro, senza additare il mostro o delegittimare una intera classe politica.
Se ci saranno colpe reali, frutto di dolo, chi ha sbagliato è giusto che paghi, ma l’avviso di garanzia dovrebbe essere appunto una garanzia per chi è indagato, non una imputazione di colpevolezza a priori. Chi cavalca questo senso di antipolitica, questo armageddon della “casta” tra i professionisti della carta stampata, se ne dovrà assumere le responsabilità. Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.