Sampierdarena. In certe occasioni si è parlato di bullismo, in altre di piccoli furti. Le indagini effettuate dal nucleo dei carabinieri della stazione di Sampieradarena ha invece mostrato come si trattasse di vere e proprie rapine a danni di giovani incapaci di reagire.
Era accaduto più volte nella zona di Sampierdarena, tanto da intimorire sia ragazzi e ragazze, sia i loro genitori. Nel pomeriggio di ieri i carabinieri hanno proceduto all’arresto di un diciasettenne, ritenuto responsabile di due rapine commesse a danno di giovanissimi, il 1° e il 22 marzo nelle vie di Sampierdarena.
Con una tecnica collaudata il giovane, insieme ad alcuni complici che controllavano le vie di accesso e di fuga, selezionava con attenzione le vittime fra i ragazzi che più davano l’impressione di non opporre resistenza e, dopo averli seguiti, li bloccava e con violenza e minacce li costringeva a farsi consegnare il telefono cellulare, appropriandosi in una circostanza anche di una catenina d’oro.
Le indagini condotte dai Carabinieri di Sampierdarena sono partite dalle denunce dei rapinati ed hanno consentito di identificare l’autore dei gravi fatti, che stavano generando forte preoccupazione fra i ragazzi della Delegazione e i loro genitori, e di inoltrare una richiesta di misura cautelare alla Procura per i Minorenni di Genova, che ha coordinato l’attività ed ottenuto l’emissione del provvedimento di cattura da parte del G.I.P., eseguito appunto ieri 29 marzo.
Sono in corso ulteriori accertamenti per l’identificazione dei complici, al momento ancora sconosciuti, e per fare piena luce su altri episodi simili.