Genova. Tra scaramanzia (il Genoa a Roma contro i giallorossi non vince da anni) e voglia di impresa. Il Genoa affronta la Roma nella sua tana e sa che, a dispetto dei risultati altalenanti dei padroni di casa, servirà una grande prestazione.
C’è chi, leggi Borriello, in giallorosso ha un trascorso fatto di alti e bassi e vuole dimostrare che è rinato, c’è chi, come Bertolacci, in estate ha iniziato la preparazione proprio con la Roma.
Tutti sanno che servirà il massimo impegno per disinnescare Totti e colleghi. “Nel nostro sistema – commenta allora Bertolacci – ho trovato una collocazione utile, ma penso che ognuno debba pensare soprattutto al modo per migliorarsi, allenarsi a ritmi sempre più alti, ambire a elevare lo standard della continuità. La classifica impone di badare al sodo, perché dovremo lottare sino all’ultimo”.
C’è poi Antonelli, uno che in difesa domenica avrà delle belle gatte da pelare. “Siamo stati bravi a tirarci su e capaci di svoltare, anche se siamo solo a metà, resta da concludere la parte più importante. La gara con la Roma? Rappresenta un banco di prova con un coefficiente di difficoltà molto alto. Spiace non presentarci nelle condizioni ideali, con qualche assenza, ma già in passato abbiamo dimostrato di valorizzare la forza del gruppo”.