Pazzini e Balotelli beffano un bel Genoa. Negati due rigori ai rossoblù, Damato contestato

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Stadio Luigi Ferraris. Matuzalem, Juraj Kucka, Marco Rossi, Ruben Olivera e Thomas Manfredini sono fuori dai giochi, contro il Milan il Genoa deve fare a meno di loro. Mister Davide Ballardini non è uomo che si lasci scoraggiare da qualche assenza. Dopo una settimana di riflessioni ecco la soluzione. I rossoblù scendono in campo con il 3-5-1-1. Frey in porta, difesa a tre con Granqvist, Portanova e Moretti. A centrocampo tocca a Cassani, Bovo, Tozser, Vargas e Antonelli. C’è il solito Bertolacci alle spalle di Borriello.

Il Milan di Allegri si presenta con Balotelli in panchina. In attacco i rossoneri schierano l’ex sampdoriano Pazzini, Niang ed El Shaarawy, il giovane talento cresciuto nella cantera rossoblù: il rimpianto di ogni tifoso del Genoa.

Il quartiere di Marassi blindato, stadio gremito: sono a migliaia i tifosi rossoblù accorsi allo stadio per non perdersi il big-match. Dopo le polemiche seguite a Roma-Genoa la Lega ha designato il signor Damato di Barletta. Comincia la partita e il fischietto impiega giusto 5 minuti per beccarsi la prima pioggia di fischi. Borriello ferma il pallone con la spalla, per l’arbitro è fallo di mano.

All’8’ arriva il primo tiro in porta della partita. È Bertolacci a liberarsi alla conclusione dopo aver seminato avversari: il suo destro, debole, è facile preda di Abbiati. Seconda pioggia di fischi per Damato, il fallo sul limite dell’area rossonera commesso da Zapata, vittima Bertolacci, è piuttosto evidente ma lui lascia correre scatenando l’ira dei supporter di casa.

Portanova entra duro su Pazzini e si becca il giallo. Al 20’ tocca al Milan rendersi pericoloso. La botta di Niang trova Frey pronto alla smanacciata, ci pensa poi Cassani ad allontanare la sfera. Pazzini zoppica, c’è Balotelli pronto a sostituirlo. Il cambio si avvicina. Ma gli ultimi istanti di partita dell’ex blucerchiato condannano il Grifone allo svantaggio. Il suo bolide sbatte sotto la traversa di Frey e si infila in porta. Provocatoria e prolungata la sua tipica esultanza (dita a indicare gli occhi) ai piedi della Nord. Un gesto che Vargas e Portanova non digeriscono.

Esce Pazzini, entra Balotelli (giallo dopo 30 secondi). Il Genoa si butta in avanti. Velleitario il mancino dai 30 metri di Vargas capace pochi istanti prima di abbattere (involontariamente) l’arbitro in mezzo al campo. Al 32’ i giocatori del Grifone chiedono invano un calcio di rigore per un tocco di mano galeotto di Niang nell’area milanista. Damato assegna l’angolo. Proteste rossoblù che si susseguono: al 35’ è Granqvist a volare, pesantemente sbilanciato, sul verde dell’area milanista.

Poche conclusioni, da una parte e dell’altra. Il Genoa è ben messo in campo, il divario di classifica che esiste fra le due squadre non sembra poter essere vero. Il primo tempo finisce qui. La ripresa comincia con i rossoblù in avanti. La replica è sulla debole conclusione di El Shaarawy.

Ben altra cosa la punizione di Bovo che spegne la propria corsa sul palo alla sinistra di Abbiati. Alta sopra la traversa la bordata dal limite di Balotelli. Ancora Genoa pericoloso. Tiro di Bovo che si trasforma in assist per Borriello che colpisce però troppo debolmente. È da giallo la simulazione di Flamini. Si infrange sul muro di difensori rossoneri il destro di Bertolacci.

Ballardini cambia: fuori Cassani, dentro Immobile. Folata rossonera con Flamini che costringe Frey al miracolo. Il Genoa crolla pochi secondi più tardi. Sciagurato colpo di testa di Immobile che favorisce il passaggio di Zapata per Balotelli che da due passi non perdona.

Il contrasto fra Bovo e Constant accende gli animi. Paga dazio l’ex rossoblù che si vede sventolare il rosso in faccia. Ballardini cambia ancora: è Bovo a fare spazio a Jorquera. Il colpo di testa di Portanova è preda di Abbiati. Il Genoa domina, Granqvist e Jorquera costringono il portiere rossonero al miracolo, la porta rossonera sembra stregata. Esce anche Granqvist, entra Jankovic con Antonelli spostato in difesa: i rossoblù adesso giocano con il 3-4-1-2.

Grifone in attacco fino all’ultimo ma il risultato non cambia, il Milan vince 2-0. Dopo Roma ecco l’altra beffa. Con lei l’enmnesimo arbitraggio che lascia con l’amaro in bocca. Al triplice fischio i giocatori rossoblù vengono incitati dai tifosi: questo Genoa merita solo applausi.

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