Economia

Patto di Stabilità, Santa Margherita supera l’esame

municipio santa margherita
Foto d'archivio

Santa Margherita. Il Comune di Santa Margherita Ligure supera brillantemente l’esame del bilancio consuntivo 2012, che sarà sottoposto all’approvazione del prossimo consiglio comunale.

Basta un numero, 1 milione e 800 mila euro, per render l’idea della sfida che un Comune virtuoso come il nostro ha avuto davanti a sé: tale era infatti il saldo obiettivo del patto interno di stabilità, “la norma – spiega l’assessore al bilancio Giovanni Battista Raggi – che impone ai Comuni di non impegnare somme disponibili che quindi non possono però essere utilizzate nell’interesse della collettività. I cittadini di Santa Margherita devono sapere che non solo finanziano lo Stato con imposte e tasse, ma ne sostengono anche il debito pubblico con questo fondo che penalizza comuni come il nostro, coi bilanci in ordine”.

“Lo Stato – prosegue lo stesso assessore al bilancio – si impegna col trattato di Maastricht a rispettare il parametro del 3% di deficit annuale calcolato sul PIL, e chiede al nostro Comune un saldo positivo che si attesta oramai intorno al 12% del bilancio, quando nel 2009 questo stesso saldo era negativo per circa 2 milioni e 500 mila euro. La ragione? Tappare le proprie falle e quelle aperte da altri enti non virtuosi”.

Altro dato significativo del bilancio consuntivo è il costo del personale, sceso progressivamente dai 6 milioni e 580 mila del 2009, anno d’insediamento dell’amministrazione De Marchi, agli attuali 5 milioni e 880 mila euro. “A consentire questo risultato ha concorso non solo il blocco del turn over, ma anche l’alienazione della farmacia comunale di San Siro e la sensibile riduzione dei costi delle posizioni dirigenziali”.

Raggi, infine, lancia l’allarme sulla Progetto Santa Margherita Ligure, la società interamente controllata dal Comune che ha in affidamento i servizi di gestione di Villa Durazzo, degli ormeggi portuali di transito e di parte dei parcheggi a pagamento: la spending review sancisce infatti lo scioglimento o l’alienazione entro il 31 dicembre 2013 delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni che abbiano conseguito nell’anno 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore di P.A. superiore al 90% del totale: “è il caso della Progetto Santa Margherita, società che abbiamo ristrutturato, che chiude regolarmente in pareggio il proprio bilancio che oggi garantisce però al comune – conclude Raggi – una gamma di servizi a costi inferiori a quelli che si potrebbero ottenere sul libero mercato”.

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