Papera di Tzorvas, autogol di Cassani, rosso a Bertolacci: la Fiorentina ringrazia e beffa il Genoa

Davide Ballardini

Stadio Artemio Franchi di Firenze. Dopo Roma e Milan il calendario dice Fiorentina. Per il Genoa continua il ciclo di ferro. Contro i viola di Vincenzo Montella mister Davide Ballardini deve rinunciare agli acciaccati Borriello, Floro Flores, Frey, Matuzalem, Nadarevic e Olivera.

In campo l’ormai collaudato 3-5-1-1 con Tzorvas che debutta tra i pali della porta rossoblù; difesa a tre con Granqvist, Portanova e Moretti. A centrocampo giocano Pisano, Kucka, Tozser, Vargas, Antonelli. È Bertolacci a muoversi alle spalle di Immobile.

Avvio di gara scialbo, i primi dieci minuti non regalano emozioni. Il Genoa fa buona guardia, i viola fanno i conti con la trappola del fuorigioco rossoblù. Moretti e compagni si affidano alle ripartenze. Al 17’ arriva il primo tiro in porta del match. È Bertolacci a calciare, la mira non è quella dei giorni migliori. La replica dei padroni di casa è in un cross di Tomovic che Tzorvas blocca tra le sue braccia.

Poi un angolo regalato alla Fiorentina con il pallone che arriva sulla testa di Aquilani: conclusione debole e centrale che non sorprende il portiere greco del Genoa. Aquilani ci riprova una manciata di secondi più tardi, un rigore in movimento che l’ex romanista spara alle stelle.

Ljajic, ottimamente servito da Jovetic, beffa Granqvist in velocità. Tzorvas esce a valanga costringendo l’attaccante viola ad affrettare la conclusione. Cuadrado è una saetta, i rossoblù lo contengono a fatica. Da una delle sue tante iniziative nasce l’azione che porta Pasqual alla conclusione (ribattuta).

La Fiorentina fa la partita, crea un’azione dietro l’altra. L’ennesimo guizzo di Jovetic viene sventato da un attento Tzorvas. Al 33’ Aquilani sblocca la partita. Ljajic si beve Portanova e serve per il numero 10 che a due passi dalla porta non può sbagliare.

Al 36’ tiro da fuori di Jovetic, debole. Ben più pericoloso Pizarro il cui destro si infrange sulla traversa. Troppo brutto il Genoa per essere vero. Il primo tempo finisce così. La Fiorentina è meritatamente in vantaggio.

Negli spogliatoi rossoblù restano Tozser e Pisano, Ballardini manda in campo Jankovic e Jorquera. Ci prova subito il cileno ma il suo destro dai 30 metri è impreciso. Il problema è che la formazione viola entra nell’area del Grifone ogni volta che vuole. La punizione di Jankovic, deviata dalla barriera, crea qualche imbarazzo a Viviano. Bel cross di Jankovic con il pallone che arriva a Vargas: il sudamericano cincischia per stoppare e perde il momento buono per calciare in porta.

Fuori dallo specchio il colpo da calcetto di Aquilani. La punizione di Vargas è respinta con i pungi da Viviano. Il Genoa sfiora il pareggio con un retropassaggio aereo di Savic che costringe il proprio portiere a deviare in angolo. Pareggio che arriva pochi secondi più tardi con la frustata di Portanova: un 1-1 che sembrava utopia dopo i primi 45’.

Il Genoa ha ritrovato grinta e voglia, gli innesti di Jankovic e Jorquera sembrano azzeccati. Si spegne di un solo metro a lato del palo il bolide di Jorquera. Al 62’ la doccia fredda. Il cross di Pasqual sembra facile preda di Tzorvas ma il portiere greco si lascia scappare il pallone delle mani e regala in nuovo vantaggio viola a Cuadrado. Sbigottiti i tifosi rossoblù presenti al Franchi.
Immobile riesce a regalare un bel pallone a Bertolacci che calcia a lato. I rossoblù non si arrendono e al 68’ riagguantano il pareggio con Antonelli che di destro, non proprio il suo piede preferito, sfrutta nel modo migliore la sponda aerea di Jankovic. Fuori Vargas, dentro Cassani. L’ultimo cambio arriva pochi minuti prima dell’espulsione di Bertolacci che costringe il Grifone in 10.

Nemmeno il tempo di capire come riorganizzarsi, che i rossoblù si ritrovano sotto per la terza volta. È Cassani a buttarsela in porta, sono i viola ad esultare per il 3-2. In campo c’è di nuovo solo la Fiorentina che cerca a più riprese il quarto gol. Il risultano non cambia fino al triplice fischio.

Tra papere del portiere, autogol, cartellini rossi e un primo tempo disastroso, difficile pensare di poter portare a casa almeno un punto. Il Siena si avvicina, adesso è sotto di una sola lunghezza. Nel prossimo turno la gara della verità con i rossoblù impegnati contro i bianconeri di Beppe Iachini. Buona parte della salvezza passa dai prossimi 90’.

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